Attualità - 25 giugno 2016, 16:00

Scuola anacronistica, il pensiero di alcuni liceali in Provincia di Savona

"Mai parlato di quanto sta accadendo nel mondo o di come siamo arrivati fino a questo punto. Umberto Eco? mai studiato al massimo si arriva fino a D'annunzio se va bene" e intanto il mega ripasso per la terza prova di lunedì e per l'orale

È iniziato il week end di studio per gli studenti savonesi che lunedì si troveranno a dovere affrontate un'altra temuta prova per la maturità 2016: la terza prova.

Per molti è proprio questa a rappresentare lo scoglio più grande anche perché i ragazzi non sanno le materie che di ritroveranno davanti.

Tra mega ripassi e scaramanzia, senza trascurare un po' di riposo e per qualcuno il lavoro estivo ecco alcune considerazioni a caldo.

“Io e i miei compagni – ci racconta un ragazzo che in queste giornate sta affrontando la maturità ad Albenga – non ci aspettavamo potesse uscire alla prima prova Umberto Eco anche in considerazione di quanto sembrava essere stata la sua volontà, quella che non fossero organizzate commemorazioni, convegni studio od altro per almeno 10 anni dalla sua morte.”

Aggiunge un altro ragazzo “Credo che la preparazione che viene data alle superiori per la maggior parte di noi sia insufficiente, sopratutto per quel che concerne l'attualità. Per questo motivo non ho affrontato l'analisi del testo di Eco, perchè a scuola Eco noi non lo abbiamo studiato. Mi auguro inoltre che durante questo esame e sopratutto nei test di ingresso all'Università che molti di noi si apprestano a sostenere non si parli troppo di storia moderna o autori moderni”.

Una considerazione che pare essere condivisa da molti che evidenziano come nei programmi scolastici fino ad oggi si sia dato ampio spazio al passato ed ai grandi classici, ma decisamente meno o addirittura per niente ad argomenti di attualità e autori contemporanei.

Continua lo studente “Abbiamo passato il primo anno gran parte del tempo a parlare della preistoria, argomento importante certamente, ma che forse poteva essere trattato un po' più velocemente per portarci avanti e non arrivare in quinta a non riuscire praticamente ad affrontare la storia contemporanea.”

“Per molti di noi – racconta – dopo la seconda guerra mondiale e forse poco più in là c'è il vuoto totale ed in classe raramente abbiamo parlato di quello che sta accadendo adesso nel mondo e i motivi o l'evoluzione che hanno portato a tanto”

Lo stesso per gli autori “Siamo arrivati a parlare, ma brevemente, di D'Annunzio, ma non abbiamo mai studiato ad esempio l'autore uscito per l'analisi del testo e qualcuno di noi, anzi non sapeva compiutamente neppure chi fosse”

Una scuola che secondo alcune testimonianze è, dunque , anacronistica e slegata dall'attualità che si chiudono con un pensiero che torna alla terza prova e poi all'orale naturalmente “Speriamo che vada bene e che non facciano domande difficili” e poi la testa torna china sui libri

Mara Cacace