Attualità - 29 settembre 2016, 15:00

Ad Albenga una riforma della differenziata tra luci e ombre

In coda all’Ecopoint di via Medaglie d’Oro, a raccogliere lamentele e malcontento

Come è ormai noto, dal 1° ottobre ad Albenga entrerà in uso la riforma della raccolta differenziata, che contemplerà il ritiro porta a porta. Così anche noi di Savonanews abbiamo mandato il nostro “inviato-cavia” presso l’ecopoint di via Medaglie d’Oro 49 a ritirare il suo kit, non soltanto per esigenze personali ma anche al fine di analizzare il buon funzionamento del servizio.

Tanti sono gli anziani in coda, e tante sono anche le lamentele che emergono tra le persone: innanzitutto i più sono spazientiti dal fatto che ci sia un solo centro di distribuzione kit per tutta un’area vasta come Albenga-capoluogo (altre strutture sono state appositamente allestite per le frazioni) e che questo ecopoint sia aperto nel pomeriggio per due sole ore.

Inoltre talvolta succede che i sacchetti finiscano e qualcuno è invitato a ripassare. Chi deve prendere solo i sacchetti e non il kit completo (comprendente anche il bidone per l’organico e il foglio-guida) è autorizzato a saltare la coda, ovviamente incorrendo nelle ire di coloro che non capiscono che cosa stia succedendo e si sentono “scavalcati”.

A proposito del bidone per l’organico (nella foto), secondo molti è troppo piccolo. È vero che gli addetti passeranno a ritirarlo tre volte alla settimana, ma qualcuno in coda si domanda in caso di cena tra amici con tanti invitati e tanti alimenti che generano scarto e presentano deperibilità (dalle lische della grigliata di pesce alle bucce della macedonia) come si farà a evitare che la casa si riempia di mosche e cattivi odori.

Proprio la coda, in effetti, è l’aspetto che genera più tensioni: non c’è la possibilità di prendere il numero e questo fa sì che prenda forma la classica “coda all’italiana”, non proprio ben organizzata e con qualche “furbetto” che finge di salutare l’amico di turno per scavalcare posti.

Noi di Savonanews precisiamo che, come ci è stato spiegato presso l’Ecopoint stesso, non è necessario un documento di identità: basta presentarsi dichiarando nome e indirizzo. Questo chiarimento ci è stato esplicitamente domandato da alcune persone in coda, che su questo aspetto dicono che il servizio di informazione non è stato abbastanza chiaro.

Ma mentre ci accingiamo ad andare via, sentiamo proprio in coda il solito individuo che si sente più astuto degli altri e commenta ad alta voce: “Spero che non ci siano tanti controlli, così continuerò a buttare tutto come mi pare”. Ci sembra doveroso denunciare questo atteggiamento che denota non soltanto superficialità ma una grave mancanza di rispetto verso tutta la cittadinanza, verso l’ambiente e verso chi lavora duramente per offrire una città più pulita.

Alberto Sgarlato