Eventi - 18 dicembre 2016, 19:00

Confuoco “fortunato” e altamente spettacolare a Pietra Ligure (FOTO e VIDEO)

Il sindaco Valeriani: “Continueremo a dare il meglio, anche nel 2017, come abbiamo fatto fino a ora”. L’assessore Rembado: “Grazie a tutti coloro che hanno collaborato a questo spettacolo straordinario”. La dottoressa Donatella Mela, Pietrese dell’Anno: “Rivolgiamo un pensiero a chi sta soffrendo mentre per noi è un giorno di festa”

Sono stati i tre sindaci di Pietra Ligure, Dario Valeriani, di Tovo San Giacomo, Alessandro Oddo, e di Giustenice, Mauro Boetto, ad accendere congiuntamente il fascio di legna del Confuoco nell’edizione 2016 di questo evento tradizionale che da qualche anno a Pietra Ligure torna a essere sentito più che mai.

Il gesto collettivo simboleggia una sempre maggiore collaborazione tra i tre comuni della Val Maremola, già solida adesso e destinata a rafforzarsi ancora negli anni a venire. La cerimonia si è svolta al cospetto di numerosi rappresentanti delle altre amministrazioni del Ponente Savonese, di autorità religiose e militari e di portavoce di diverse associazioni culturali e di volontariato presenti sul territorio, con la Polizia Locale di Pietra Ligure in alta uniforme, con spada e mantello, per l'occasione.

La serata è stata condotta con gusto, sobrietà, ma anche con il giusto coinvolgimento emotivo e con un ricco bagaglio di nozioni storico-culturali, da Marco Pesce, del Comune di Pietra Ligure.

Per il rituale dell’accensione si è ricorsi alla “Fiamma di Betlemme”, un fuoco che arde nella città dove nacque Gesù e che è stato portato a Pietra Ligure per l’occasione dai boy-scout della sede pietrese dell’AGESCI. A consegnare ai sindaci la fiamma è stata Donatella Mela, insignita, poco prima del Confuoco, del titolo di “Pietrese dell’anno” per il suo impegno costante, la sua assidua presenza, la sua assoluta disponibilità, non soltanto come medico ma anche nel mondo dello scoutismo e del volontariato. Nel suo discorso durante la cerimonia, Donatella Mela ha dichiarato: “Betlemme, un luogo più che simbolico per tutta l’Umanità, si trova a poca distanza da Aleppo, oggi martoriata dalla guerra. Questo gesto è anche un modo per rivolgere un pensiero a tutte quelle persone che ad Aleppo, e in altri teatri di conflitti, soffrono durante quello che invece per noi è un momento di festa; e deve essere uno stimolo per adoperarci, come Uomini di buona volontà, per lasciare un mondo migliore di come lo abbiamo trovato”.

Il Confuoco è una tradizione antichissima a Pietra Ligure, risalente addirittura alla prima metà del Cinquecento. Tramandatosi nei secoli, questo rituale era stato sospeso solo per qualche anno, a seguito di spinte moderniste che avevano portato ad accantonare numerose tradizioni, ma è stato riscoperto a partire dal 1978 e, da allora, è diventato un appuntamento sentito e amato nel periodo natalizio pietrese. Quest’anno, però, il Confuoco ha unito tradizione e tecnologia, offrendo al pubblico un alto tasso di spettacolarità, grazie all’introduzione di videoproiezioni in 3D che hanno letteralmente “animato” la facciata della chiesa. Si tratta di una recente invenzione che sta prendendo piede sempre di più in numerose città europee, per valorizzare i monumenti e dar loro nuova vita, ma che per la prima volta viene adoperata in Italia.

Abbiamo chiesto all’assessore al turismo e alla cultura Daniele Rembado, che ha fortemente voluto introdurre questa innovazione: quanto lavoro c’è dietro a uno spettacolo di questo tipo?

Spiega Rembado: “C’è davvero tanto lavoro e siamo orgogliosi di essere riusciti a proporre alla cittadinanza uno spettacolo inusuale per questo territorio. Dietro a questo video c’è uno studio, una ‘storytelling’ della storia di Pietra Ligure, con le sue caratteristiche architettoniche e le sue tradizioni. C’è stata la partecipazione di tutta la città, tutti hanno collaborato, anche i commercianti hanno spento le luci per creare un clima di grande coinvolgimento e uno spettacolo straordinario”.

Al momento dell’accensione la fiamma è salita dritta, scintillante, senza alcuna esitazione; questo, secondo la tradizione, è considerato segno di buon auspicio per l’anno che verrà. Abbiamo quindi chiesto al sindaco Dario Valeriani le sue previsioni per il 2017.

Commenta il sindaco: “Ci auguriamo che anche le cose vadano dritte come la fiamma, cioè nel miglior modo possibile. Alla fine dell’anno è un momento di bilanci: ognuno di noi, nella nostra amministrazione, ha cercato di fare del suo meglio. Sono momenti difficili, molto complicati, ma continueremo a mettercela tutta. Oggi è una giornata particolare, evoca tempi andati e tradizioni che vanno portate avanti. E il Pietrese dell’Anno, la Dottoressa Donatella Mela, ha perfettamente espresso quegli ideali ai quali ognuno di noi deve aspirare: fare del proprio meglio, come recita il motto degli Scout, anche se purtroppo a volte ho la sensazione che stiamo lasciando un mondo un po’ peggiore. I nostri Avi hanno fatto cose meravigliose e ognuno di noi deve rimboccarsi le maniche per cambiare la società un po’ in meglio”.

Alberto Sgarlato