Savona - 18 gennaio 2017, 09:15

Lavori socialmente utili agli immigrati, il sindaco Caprioglio interviene a Matrix: "Un mezzo per sfatare lo stereotipo del bighellonaggio"

Durante la trasmissione, il primo cittadino è intervenuto anche sulla difficile questione dei minori stranieri arrivati in Italia non accompagnati dai genitori

Il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio è intervenuta questa notte nella trasmissione Matrix condotta dal giornalista Nicola Porro in onda su canale 5 in seconda serata. 

L'argomento della serata riguardava gli immigrati e il sindaco ha spiegato la situazione di Savona in merito ai lavori socialmente utili: "Noi avevamo fatto un protocollo d'intesa a giugno con le cooperative, con le associazioni che accolgono in SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) questi migranti, diciamo che hanno accettato di lavorare verso giugno, sei o sette migranti e adesso in autunno altri 8-9".

"Non li paghiamo - aggiunge il sindaco - sono lavori socialmente utili, è stato un mezzo per sfatare il luogo comune che i migranti bighellonano sulle panchine nelle piazze e devo dire che i miei cittadini l'hanno accolto bene perchè sanno che non percepiscono nessuna indennità, svolgono quei lavori come spazzare le strade o pitturare le staccionate. Lavori che purtroppo in un periodo di dissesto economico dei Comuni, non avremo le possibilità di fare perchè non abbiamo le risorse".

Si é affrontata anche la difficile questione dei minori stranieri arrivati in Italia non accompagnati dai genitori: "Mi aspetto sempre un qualcosa da parte del Governo, per quanto riguarda un enorme problematica delle cittá di quasi tutti i comuni, ci sono i minori stranieri non accompagnati, ad esempio ne abbiamo avuti circa trenta nel 2015 e una settantina nel 2016. In questo biennio abbiamo speso quasi 300.000 euro per quanto riguarda questo caso e solo il 50% della somma ci viene riconosciuto e quindi rimborsato dal ministero. Con 150.000 un Comune potrebbe fare veramente tanto, potrebbe dare lavoro ai cittadini, anche ai nostri savonesi.

Luciano Parodi