Savona - 23 gennaio 2017, 17:00

Le sabbie di Piaggio Aero

Se non ce l'ha fatta Renzi, con i suoi corteggiamenti verso gli emiri tra Unicredit-Aabar ed Alitalia-Etihad, difficilmente ce la faranno i suoi successori. A fare che cosa? A riaccendere l'interesse di Abu Dhabi per l'industria italiana. Dalla seduzione il sentimento volge in scetticismo. In mezzo c'è la sorte di Piaggio Aero e del sito produttivo di Villanova d'Albenga, insieme ai grattacapi governativi sulla banca e sulla compagnia di bandiera poc'anzi citate.

Piaggio Aerospace sta andando avanti con il piano di vendita dei settori "non strategici", la produzione di motori e la manutenzione civile, mentre l'epoca Vaghi (rispetto al predecessore Logli) si conferma blindata: silenzio con la stampa, discrezione, profilo basso, teste che saltano fra i dirigenti.

Qualcuno, come l'ex senior vice president communications Rossella Daverio, si toglie i sassolini dalle scarpe parlando di "mala gestione" in una lettera al ministro dello Sviluppo Economico. E' un clima complicato, dove l'azionista al 100% Mudabala non scopre totalmente le carte. E, in questo, trova una sponda nel governo italiano.

Incredibilmente. Quando emerse il piano industriale lacrime e sangue, il premier Renzi, la ministra (ligure) Pinotti e il sottosegretario De Vincenti preferirono nicchiare: mezze parole, senza sbilanciarsi. Senza invocare, soprattutto, la Golden Power che avrebbe messo un freno alla fregola dei licenziamenti. Perché Piaggio, con la sua eccellenza nella progettazione e nella produzione di velivoli multi missione, resta sempre un'azienda dal valore militare strategico per il Paese. Eppure sembra che Roma voglia lasciare le partite all'investitore emiratino, strizzando l'occhio anziché batter colpo.

Per l'importanza dei droni e per la geopolitica tellurica, sotto la minaccia dell'Isis, è facile immaginare che le questioni Piaggio Aero non si limitino ai tavoli istituzionali, investendo anche i servizi segreti e l’autorità per la sicurezza della Repubblica. Ovviamente gli sceicchi fanno i loro conti, che non sono soltanto quelli del business. Al centro dell'interesse ci sono brevetti, know how, sviluppo bellico d'avanguardia. Ecco perché i lavoratori rischiano di diventare l'ultima preoccupazione, non soltanto di Mudabala, ma anche del governo.

Felix Lammardo