Attualità - 26 gennaio 2017, 09:22

Caccia al lupo: arriva il primo ok Stato Regioni. Insorgono gli ambientalisti "Provvedimento inutile e dannoso"

Il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, difende il provvedimento che darà il via all'abbattimento del 5% dei lupi sul territorio. Ambientalisti: "Misura inutile e dannosa"

Le notizie di avvistamenti di lupi, per quel che concerne la provincia di Savona specialmente in Val Bormida, è diventata sempre meno rara, così come le segnalazioni, da parte di alcuni allevatori, di greggi depredate da questi animali.

I lupi tornano, dunque, a popolare l'Italia ed anche la Liguria, ma, dopo 46 anni di protezione assoluta, dal prossimo 2 febbraio a seguito di un accordo tra Stato e Regioni si potrebbe dare il via libera ad un “abbattimento controllato fino al 5% degli esemplari presenti sul territorio nazionale”.

Nei giorni scorsi, infatti, è arrivato ieri il primo via libera a questa possibilità durante la Conferenza Stato-Regioni. Sebbene il Governo abbia previsto anche altre forme di tutela per gli allevatori, sono infatti 22 misure per favorire la convivenza fra lupi ed attività agricole, l'ultima che si legge è proprio quella dell'abbattimento selettivo che ha scatenato immediatamente le reazioni degli animalisti.

Se da un lato il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, difende il provvedimento ritenendo che consentendo l'abbattimento del 5% degli esemplari sul territorio la specie non sarà messa a rischio e si eviteranno, anzi, episodi di bracconaggio letali, dall'altro lato Enpa, Lac, Lav, Lipu, Lndc e WWF si schierano assolutamente contro spiegando come questo provvedimento risponda esclusivamente alle istanze delle parti più retrograde degli operatori del settore, indicando una soluzione c pericolosa per una specie che viene già colpita duramente ogni anno da bracconaggio e uccisioni accidentali, ma anche del tutto inefficace e improduttiva per allevatori e pastori

Redazione