Politica - 23 febbraio 2017, 19:00

Trasporti, Berrino risponde ai grillini: "Tavolo tecnico pubblico. Dai 5 stelle solo critiche campate per aria"

"Il tavolo con comitati e associazioni è, per sua stessa definizione, tecnico in quanto sede deputata al confronto per individuare soluzioni tecniche praticabili per efficientare il servizio su ferro e rispondere alle richieste dei pendolari"

“L’attuale amministrazione regionale è stata la prima, dopo tanti anni, ad aver puntato sulla partecipazione e sulla trasparenza nei processi decisionali che riguardano il servizio ferroviario in Liguria. Il tavolo tecnico è aperto a tutti comitati e a tutte le associazioni rappresentative dei pendolari stessi e dei consumatori: le critiche sollevate dal consigliere De Ferrari sono a dir poco ridicole, proprie di chi non sa nulla sull’argomento e che riporta polemiche campate in aria, pur di non perdere occasione di parlare”. Lo dichiara l’assessore ai Trasporti Gianni Berrino, rispondendo alle dichiarazioni del consigliere del Movimento 5 Stelle De Ferrari in merito ai contenuti della commissione trasporti che si è svolta questa mattina in Consiglio regionale.

“Come ho detto in commissione – spiega l’assessore Berrino – il tavolo con comitati e associazioni è, per sua stessa definizione, tecnico in quanto sede deputata al confronto per individuare soluzioni tecniche praticabili per efficientare il servizio su ferro e rispondere alle richieste dei pendolari. Evidentemente il consigliere De Ferrari non ha neppure compreso le funzioni e gli obiettivi per cui il tavolo è stato istituito. Personalmente, come ho ribadito in commissione, credo molto nell’utilità del tavolo tecnico da cui, in questo anno e mezzo di lavoro, sono scaturite critiche costruttive e proposte serie, attraverso un confronto franco e aperto, per il miglioramento del servizio ferroviario. Per questo – conclude - sono impegnato fortemente in una sempre maggiore valorizzazione del tavolo stesso, perché sia davvero rappresentativo dei territori e delle reali esigenze dei pendolari, da sottoporre poi a Trenitalia e Rfi, e non, come probabilmente vorrebbe De Ferrari, l’ennesimo luogo dove dare sfogo a sterili discussioni della peggiore politica”.

cs