Politica - 29 marzo 2017, 17:28

Ancora polemiche in regione sul "caso-slot"

Paita (Pd) e Tosi (M5S): "Toti sovverte ogni regola e organizza in fretta un consiglio di sabato mattina per approvare la moratoria"

Fabio Tosi, portavoce del Movimento 5 Stelle in Regione Liguria, torna a prendere posizione sulle normative relative alle slot machine e al problema delle azzardopatie. Scrive Tosi: "Ormai è chiaro: per Toti il regolamento è un elastico che si può tirare avanti e indietro a seconda delle convenienze o, come in questo caso, dei propri capricci. Capita così che, per approvare in tempo la moratoria sul gioco d’azzardo, già peraltro inserita illegittimamente in un disegno di legge sull’urbanistica che nulla ha a che vedere con le slot, convochi in fretta e furia un Consiglio regionale al sabato mattina, con una spesa stimata di 8mila euro. Ovviamente coi soldi dei cittadini liguri, che Toti è ormai abituato ad usare come bancomat personale. Sembra un pessimo scherzo del 1° aprile, ma purtroppo è tutto vero!"

Sullo stesso tema interviene anche Raffaella Paita, capogruppo del Pd in Regione: "Una scandalosa forzatura: la Giunta Toti, per difendere a spada tratta l’inserimento di un emendamento sul gioco d'azzardo in un ddl urbanistico che con l'azzardo non c'entra nulla, ha deciso di convocare il Consiglio regionale sabato mattina, con una spesa aggiuntiva per la macchina regionale. E' pazzesco il comportamento della maggioranza. Le regole non possono essere forzate in questo modo. Toti non ha il coraggio di presentare una modifica alla legge regionale sull’azzardo e così sovverte le regole. Cosa c'entra il gioco con il comitato tecnico regionale per il territorio? Quest’emendamento non doveva essere ammesso al voto."

 

 

c.s.