Curiosità - 02 aprile 2017, 13:00

Erosione delle spiagge e degli arenili, una soluzione potrebbe esserci. Arriva l'attenuatore d'onda

E’ una barriera di prossimità dell’arenile, una cosiddetta “barriera di aderenza” che preserva la spiaggia dall’erosione e permette, nel contempo, il ripascimento dell’area con un notevole apporto di nuovo materiale.

I problemi di erosione delle coste e perdita di arenili è sempre più noto ed è per questoche tecnici e studiosi si stanno adoperando per trovare delle soluzioni. Da tempo esiste la possibilità di installare dei moderni frangiflutti artificiali in grado di fermare il fenomeno dell’erosione e di riformare la zona di sabbia sparita a seguito delle mareggiate.

Si tratta di piccole strutture artificiali,  gli attenuatori d’onda che, oltre a tutto, fanno da “trappola” a legname, alghe, plastiche e quanto altro possa creare problemi di igiene.

Dopo una cinquantina d’anni dai primi studi,infatti, il 20 Gennaio 2017 è stato  messo in acqua il modello in scala 1/10 di un attenuatore d’onda..

Spiegano gli esperti "Nel suo piccolo ha funzionato egregiamente. Cos’è mai l’attenuatore d’onda ?"

 Continuano "E’ una barriera di prossimità dell’arenile, una cosiddetta “barriera di aderenza” che preserva la spiaggia dall’erosione e permette, nel contempo, il ripascimento dell’area con un  notevole apporto di nuovo materiale.

Insomma, l’attenuatore d’onda non solo protegge la spiaggia dall’erosione ma crea nuova disponibilità di sabbia utilizzabile.

L'attenuatore d'onda blocca lo spiaggiamento di sacchetti di plastica, bidoncini, legni, alghe e quant'altro trasportato dalle onde verso riva. In questo modo preserva l’igiene della spiaggia."

C' è di più "La sua configurazione ne permette l’utilizzo anche come “passerella” sulla quale poter  installare illuminazione con pannelli fotovoltaici piuttosto che  strumentazioni scientifiche come sensori meteomarini oppure rilevatori di inquinamento.

Il modulo, da 5.8 Ton, non è invasivo e verrà realizzato con una miscela speciale di calcestruzzo e fibre di resina.  Per saperne di più basta cliccare su:  http://www.wawtech.net/"

 

 Spiegano "L’elemento di attenuazione é di piccole dimensioni:

alto solo un metro e quaranta centimetri , posizionato a pochi metri da riva, emerge di soli 50 cm circa dal pelo dell’acqua.

Può essere  realizzato  già sul posto di installazione ed é formato da elementi ad incastro facilmente posizionabili sul litorale con una benna gommata.

Gli elementi possono essere  ruotati e riposizionati in base  a nuove esigenze di protezione od a variazioni delle condizioni meteomarini  predominanti.

La realizzazione è effettuata direttamente nella località di installazione e può essere eseguita da una squadra di 3-4 operai in grado di realizzare un attenuatore al giorno."

Concludono "Per la protezione delle coste sono disponibili diversi finanziamenti sia regionali che nazionali ed europei, fra i quali il progetto MAREGOT ( MAnagement des Risques de l'Erosion cotière et actions de GOuvernance Transfrontalière). Programma transfrontaliero cofinanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) nell’ambito della Cooperazione Territoriale Europea (CTE)."

rg