Attualità - 26 aprile 2017, 08:15

Emergenza sicurezza: "vigili volontari" adesso potrebbero essere realtà

Nella conversione in legge del Decreto Minniti si da' il via libera al coinvolgimento delle associazioni presenti sul territorio nei patti di sicurezza urbana

Vigili volontari quella che era solo una proposta diventa concreta possibilità con la Legge 18 aprile 2017, n. 48 (conversione del Decreto Minniti).

All'articolo 5 si legge infatti che i patti di sicurezza urbana perseguono gli obiettivi di “prevenzione (e contrasto) dei fenomeni di criminalita' diffusa e predatoria, attraverso servizi e interventi di prossimita', in particolare a vantaggio delle zone maggiormente interessate da fenomeni di degrado, (anche coinvolgendo, mediante appositi accordi, le reti territoriali di volontari per la tutela e la salvaguardia dell'arredo urbano, delle aree verdi e dei parchi cittadini e favorendo l'impiego delle forze di polizia per far fronte ad esigenze straordinarie di controllo del territorio, nonche' attraverso l'installazione di sistemi di videosorveglianza)”.

Si fa riferimento, dunque ad accordi con le reti territoriali di volontari che potrebbero essere impiegate in supporto alle Forze dell'Ordine per la tutela della sicurezza.

Tutto ciò in luoghi nei quali vige una microcriminalità diffusa come Albenga (vedi articolo ARTICOLO), ma anche altre città della riviera del ponente potrebbe essere importante per il contrasto a quelle fenomenologie legate allo spaccio, all'abuso di alcool e stupefacenti che arrecano particolare disagio ai cittadini.

In un momento storico nel quale le realtà di volontariato sono indispensabili per portare avanti alcuni servizi importanti (vedi i volontari della Croce Bianca o Protezione Civile che svolgono funzioni imprescindibili per il territorio) forse anche per una miglio tutela della sicurezza potrebbe essere importante beneficiare dell'operato di uomini e donne che con spirito altruistico si mettono a disposizione della loro città.

TESTO INTEGRALE DELL'ARTICOLO 5 DELLA LEGGE 48 DEL 18 APRILE 2017:

1. In coerenza con le linee generali di cui all'art. 2, con appositi patti sottoscritti tra il prefetto ed il sindaco, nel rispetto di linee guida adottate, su proposta del Ministro dell'interno, con accordo sancito in sede di Conferenza Stato-citta' e autonomie locali, possono essere individuati, in relazione alla specificita' dei contesti, interventi per la sicurezza urbana, tenuto conto anche delle esigenze delle aree rurali confinanti con il territorio urbano.

2. I patti per la sicurezza urbana di cui al comma 1 perseguono, prioritariamente, i seguenti obiettivi:

a) prevenzione (e contrasto) dei fenomeni di criminalita' diffusa e predatoria, attraverso servizi e interventi di prossimita', in particolare a vantaggio delle zone maggiormente interessate da fenomeni di degrado, (anche coinvolgendo, mediante appositi accordi, le reti territoriali di volontari per la tutela e la salvaguardia dell'arredo urbano, delle aree verdi e dei parchi cittadini e favorendo l'impiego delle forze di polizia per far fronte ad esigenze straordinarie di controllo del territorio, nonche' attraverso l'installazione di sistemi di videosorveglianza;

b) promozione (e tutela) della legalita', anche mediante mirate iniziative di dissuasione di ogni forma di condotta illecita, (compresi) l'occupazione arbitraria di immobili e lo smercio di beni contraffatti o falsificati, nonche' la prevenzione di altri fenomeni che comunque comportino turbativa del libero utilizzo degli spazi pubblici;

c) promozione del rispetto del decoro urbano, anche valorizzando forme di collaborazione interistituzionale tra le amministrazioni competenti, finalizzate a coadiuvare l'ente locale nell'individuazione di aree urbane su cui insistono plessi scolastici e sedi universitarie, musei, aree e parchi archeologici, complessi monumentali o altri istituti e luoghi della cultura (o comunque) interessati da consistenti flussi turistici, ovvero adibite a verde pubblico, da sottoporre a particolare tutela ai sensi dell'art. 9, comma 3;

(c-bis) promozione dll'inclusione, della protezione e della solidarieta' sociale mediante azioni e progetti per l'eliminazione di fattori di marginalita', anche valorizzando la collaborazione con enti o associazioni operanti nel privato sociale, in coerenza con le finalita' del Piano nazionale per la lotta alla poverta' e all'esclusione sociale.

2 -bis. I patti di cui al presente articolo sono sottoscritti tra il prefetto e il sindaco, anche tenendo conto di eventuali indicazioni o osservazioni acquisite da associazioni di categoria comparativamente piu' rappresentative.

2 -ter. Ai fini dell'installazione di sistemi di videosorveglianza di cui al comma 2, lettera a), da parte dei comuni, e' autorizzata la spesa di 7 milioni di euro per l'anno 2017 e di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di conto capitale iscritto, ai fini del bilancio triennale 2017-2019, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2017, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero.

2 -quater. Con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono definite le modalita' di presentazione delle richieste da parte dei comuni interessati nonche' i criteri di ripartizione delle risorse di cui al comma 2-ter sulla base delle medesime richieste.

2 -quinquies. Il Ministro dell'economia e delle finanze e' autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

Mara Cacace