Attualità - 14 settembre 2017, 10:45

A Pietra torna a far paura il torrente Maremola?

Le critiche della Lista Civica dei Pietresi: "Lavori in ritardo e si continuano a trascurare le arginature"

Sono diversi i cittadini pietresi che osservano in questi giorni, dopo la paura di sabato, le rive del torrente Maremola e qualcuno azzarda qualche perplessità: “Troppi detriti sono stati accumulati ai bordi degli argini. Se dovesse venire una piena particolarmente forte, trascinerebbe nuovamente tutto con sé e questo materiale rischierebbe di andare a fare da tappo sulla foce, con conseguenze inimmaginabili”.

Mario Carrara, capogruppo della Lista Civica dei Pietresi, sottolinea alcuni aspetti che non lo convincono: “So che quest’anno l’amministrazione ha stanziato delle somme per la pulizia degli alvei anche se francamente, dal Comune che può ‘vantare’ (volendo usare un verbo simile in questo caso) la TASI e l’IMU più alte di tutta la provincia, mi sarei aspettato in cambio qualcosa di meglio in termini di opere pubbliche”.

Prosegue Carrara: “La mia critica è duplice. Il primo aspetto è legato alle tempistiche. Abbiamo già avuto una allerta meteo arancione, con un’allerta rossa che iniziava a pochi chilometri di distanza da noi, lo scorso fine settimana. In quel caso solo il Libeccio che ha spostato le nubi a scaricare la loro forza altrove ci ha salvati, altrimenti avremmo fatto la fine di Livorno. E ancora non si era fatto nulla in tal senso. Ci si inizia a muovere adesso, ma è tardi, bisogna arrivare alla stagione delle piogge preparati. Il secondo aspetto critico è che si continua a non alzare gli argini là dove i corsi d’acqua sono già stati soggetti a tracimazione, segno che le esperienze vissute non hanno insegnato nulla. In particolare mi riferisco al punto di confluenza tra Maremola e Scarincio, il più bisognoso di interventi sull’arginatura”.

Alberto Sgarlato