Politica - 15 settembre 2017, 16:38

Finale Ambiente, le critiche di Simona Simonetti: “Avevamo già sollevato da tempo le nostre obiezioni”

Commenta la capogruppo della lista PerFinale: “Il costo era stato fissato senza una perizia asseverata e la zona è esondabile”

Prosegue la “querelle” finalese legata al programma di acquisizione del capannone da parte di Finale Ambiente. Commenta Simona Simonetti (capogruppo della lista PerFinale): “La maggioranza di Ugo Frascherelli ha sostenuto testardamente l'acquisto del capannone di proprietà della ditta San Michele dei fratelli Ghigliazza. Il gruppo PerFinale e la minoranza avevano sollevato molte eccezioni: in primo luogo sul costo fissato che era stato fissato senza una perizia asseverata, in seconda istanza sull'ubicazione del capannone che è situato in zona rossa-esondabile, ed infine sulla scelta di non  far comperare la sede della società partecipata al Comune ma alla società Finale Ambiente.

L'attuale sede di Finale Ambiente è di proprietà del Comune e sarebbe stato ragionevole far gestire la gara per l'acquisto di una nuova sede dagli uffici comunali: in tal caso la procedura di gara sarebbe stata più trasparente e sicuramente, vista la competenza dei dipendenti Comunali in merito, non saremmo incorsi in un ricorso.

Finale Ambiente gestisce i rifiuti, l'area camper, la spiaggia del Malpasso, lo spazzamento, i cimiteri. Alla prova dei fatti caricarla dell'onere dell'acquisto del Capannone è stato un grave errore che non ha garantito i cittadini sulla trasparenza della procedura di gara e non li preserva dai rischi perchè i crediti della partecipata ricadono a tutti gli effetti sul Comune.

Dal punto di vista politico emerge senza alcun dubbio l'inadeguatezza di questo CdA che non è riuscito a gestire concretamente questa operazione e ha esposto la società, e i lavoratori di Finale Ambiente ed i Finalesi tutti ai rischi finanziari che una controversia legale comporta”.  

c.s.