Cari lettori (e soprattutto, care lettrici…), oggi la maternità è un momento vissuto sempre con maggiore consapevolezza; questo porta le donne ad essere molto preparate ma anche più esigenti, verso se stesse, per offrire il meglio al proprio bambino. La tecnologia consente loro di accedere a tante informazioni utili ma, talvolta, anche a qualche “leggenda metropolitana” priva di fondamento…
Ciò succede anche in odontoiatria e, proprio per questo motivo, mi è stato chiesto di riunire alcune informazioni “attendibili” (almeno fino a oggi…) in un articolo, una sorta di “road map” della prevenzione da zero a tre anni, al fine di fugare qualche dubbio e rassicurare le più ansiose.
Partiamo da “qualche mese prima”; Qui è molto importante la prevenzione a tutela del sorriso della mamma… ma questo è un altro argomento (di cui abbiamo già parlato e che trovate su www.attiliovenerucci.it ). Per quanto riguarda il nascituro, una delle domande che mi vengono poste sovente è:
- fluoro “si” o fluoro “no” per la donna in gravidanza? L’argomento è dibattuto, c’è chi dice che, soprattutto nelle zone in cui l’acqua potabile non è ricca di fluoro, assumere un milligrammo al giorno di fluoro quando si è gravide, possa rinforzare lo smalto dei denti da latte (quello che inizia a formarsi a partire dal terzo mese di gravidanza). Dopo la nascita somministrarlo al bambino (a partire dal quarto-sesto mese di vita) può aiutare a rinforzare lo smalto dei denti definitivi (ma può funzionare altrettanto bene applicarlo in gel, sui denti già nati). Personalmente a mio figlio lo ho somministrato e, forse anche grazie a quelle pastiglie, è arrivato a quasi 13 anni senza avere nessuna carie.
- quale la cosa più importante, per il sorriso, dopo la nascita? Sicuramente è importante evitare di acquisire abitudini scorrette (“devastante” quella di dare il “ciuccio pucciato nello zucchero o nel miele”). Importante anche somministrare il numero di pasti necessari al bambino ma non alimentarlo continuamente, soprattutto da quando spunteranno i primi dentini. Il nostro organismo ha la capacità, attraverso la saliva, di contrastare 5 attacchi acidi (quelli che si verificano dopo aver assunto qualunque alimento diverso dall’acqua) al giorno. Al di sopra di questo numero la formazione di carie diviene più probabile.
- quando iniziare a lavare i dentini? Il mio consiglio è di iniziare non appena spuntano, facendolo entrare nella routine quotidiana (anche attraverso l’esempio dei genitori…). Chiaro che si inizierà passando semplicemente lo spazzolino sui dentini poi, quando il bambino imparerà a “sciacquarsi e sputare”, si introdurrà il primo dentifricio per bambini.
- quando si inizia a lavarsi i denti “da soli”? il movimento corretto dello spazzolamento non è semplicissimo, occorre una certa manualità, corrispondente a quando il bambino sa scrivere bene in corsivo. Tra la seconda e la terza elementare il bambino potrà essere in grado di fare tutto da solo. È comunque importante che “ci provi” fin da piccolissimo ma, alla fine, un “grande” dovrà aiutarlo a completare bene “il lavoro”. Dai sei-sette anni potrà essere introdotto un dentifricio ad alto contenuto di fluoro, per rinforzare lo smalto.
- Quando la prima visita dal dentista? Ovviamente devono essere presenti “un po’ di denti”… quello che molti dentisti pediatrici consigliano è di fare un primo “incontro di conoscenza” fra bambino e dentista, intorno al diciottesimo mese di vita. Presentare al bambino il “dottore dei denti”, soprattutto se per un controllo e non per un problema, gli consentirà di avere un rapporto positivo con lui e di vivere i futuri incontri (che siano per controlli o per una terapia) senza provare ansia.
- come preparare il bambino alla prima visita dal dentista? È importante parlarne con lui senza dare eccessiva importanza a questo evento, così come si va dal pediatra si dovrebbe andare dal dentista. Ci sono alcune cose giuste da dire e, soprattutto, alcune cose DA NON DIRE! Sul sito www.ildentistadeibambini.it è spiegato molto bene come preparare i bambini a questo incontro che, se vissuto bene, può semplificare molto la loro vita futura…
- che cibi evitare? Non esistono cibi “assolutamente controindicati” o altri “assolutamente consigliati”, dipende dalle dosi ma, ancora di più, dalla frequenza con cui vengono assunti. Sicuramente abituarsi a bere bibite zuccherate al posto dell’acqua (quindi anche più volte al giorno) espone il bambino ad ulteriori attacchi acidi che favoriscono la carie (oltre a non essere una abitudine sana dal punto di vista nutrizionale …). Anche i cibi molto appiccicosi (quindi più difficili da staccare “naturalmente” con l’azione di lingua e saliva) sono più cariogeni.
- a che età togliere il ciuccio? Non esiste una età precisa, certo sarebbe bene perdere questo vizio prima possibile, ma attenzione a che non venga sostituito dal pollice (più difficile da “far sparire”…). In certi casi il ciuccio è una necessità per il bimbo, dovuta a una mal posizione dei denti (spesso causata da problemi di respirazione). Sotto consiglio del dentista pediatrico è possibile arrivare a eliminare il “ciuccio” passando attraverso diversi modelli dall’istmo sempre più sottile che aiutino il bambino a riportare spontaneamente i denti in una posizione più corretta (senza dover usare, in questa fase, degli “apparecchi per raddrizzare i denti”.).
Spero che queste poche righe possano aiutarvi a prevenire qualche “preoccupazione da mamma”… in ogni caso, se avete altri dubbi sull’argomento, non esitate a scrivere a me ( dottore@attiliovenerucci.it ) o agli altri dentisti pediatrici che trovate sul sito www.ildentistadeibambini.it .
Buona settimana a tutte le future mamme!