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Politica | 03 ottobre 2017, 15:59

Bollette pagate ai sinti, Ilaria Caprioglio risponde all’ex sindaco Berruti

“Se pagare l’acqua era necessario ed è stata una scelta politica perchè gli atti non sono stati fatti dal Comune e ci ha pensato un ente non preposto?”

Bollette pagate ai sinti, Ilaria Caprioglio risponde all’ex sindaco Berruti

Qualche giorno fa l’ex Sindaco di Savona Federico Berruti aveva definito una scelta politica il pagamento da parte di Ata delle bollette dell’acqua al campo nomadi della Fontanassa e si era chiesto anche chi stesse ora pagando il tutto ai sinti.

Nel Consiglio Comunale di giovedì scorso il Vice Sindaco Massimo Arecco ha esposto la questione controllando i conti della partecipata rendendo pubbliche le fatture con cifre ancora da attestare ma che si possono quantificare intorno al migliaio di euro. Un commento del Sindaco Ilaria Caprioglio non si è fatto attendere tra un attacco alla vecchia Amministrazione e un punto interrogativo proprio su Ata. “Mi stupiscono non poco le affermazioni dell'ex Sindaco Berruti: è singolare la sua idea di 'scelta politica'.

Da ex amministratore e persona delle istituzioni, dovrebbe essere a conoscenza del funzionamento della cosa pubblica e dei concetti alla base del sistema di welfare. Ci sono enti e strutture, come i servizi sociali, che sono preposti per affrontare le situazioni di difficoltà e di disagio: se la politica – come nel caso della precedente amministrazione - agisce per conto proprio, effettua una discriminazione e crea preoccupanti precedenti.

“Perché le risorse a disposizione dell'ente, va ricordato, sono soldi dei cittadini savonesi - continua la Caprioglio - il Comune di Savona ha sfiorato il collasso e ora si trova in pre-dissesto, è grazie a queste scelte politiche. È singolare che l'ex Sindaco Berruti ammetta e - purtroppo - tenti di giustificare le scelte poco lungimiranti della sua amministrazione, che la Città paga ancora oggi”.

Il fatto che Ata abbia pagato le bollette dell’acqua, mansione che non gli compete secondo il Sindaco fa capire la difficile situazione che intercorre tra il Comune e l’Ata: “E non sfugge un altro particolare che dimostra la confusione di ruoli e compiti: se pagare l’acqua era necessario ed è stata una scelta politica, perché gli atti non sono stati fatti dal Comune di Savona? Perché il costo l'ha sostenuto ATA, che certamente non è l’ente preposto a funzioni sociali?”.

Berruti aveva difeso la scelta anche in virtù delle difficili condizioni in cui vivono i Sinti ma al Sindaco Ilaria Caprioglio non sembra essere d’accordo: “A Savona ci sono molte famiglie che si trovano da anni in situazioni di difficoltà e disagio economico, anziani e bambini che hanno subìto sulla propria pelle le conseguenze della crisi: non mi pare che a loro la giunta Berruti abbia deciso di pagare le bollette dell'acqua. Ci sono anche tanti cittadini che a fatica riescono a sostenere i costi delle utenze, ogni mese. Perché al campo nomadi sì, mentre ad altri no?”

Luciano Parodi

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