Attualità - 19 dicembre 2017, 12:01

Export, in crescita dell’11,7% le vendite all’estero della Liguria

I dati si riferiscono ai primi 9 mesi del 2017

Rispetto ai primi 9 mesi del 2016, nel periodo gennaio-settembre 2017 in Italia si è registrata una crescita dell’export pari al 7,3%, sintesi del contributo positivo dell’area insulare (+33,8%), centrale (+8,2%), nord-occidentale (+8,0%) e nordorientale (+5,5%); in lieve calo l’area meridionale (-0,1%). Il saldo della bilancia commerciale risulta positivo ed è pari a 32 miliardi e 373 milioni di euro. Lo studio è stato eseguito da Unioncamere Liguria. 

Le regioni che forniscono il contributo più rilevante all’aumento delle esportazioni nazionali sono Lombardia, con una variazione rispetto allo stesso periodo del 2016 pari al +7,3%, Piemonte (+8,9%), Lazio (+17,7%), Emilia Romagna (+5,8%) e Veneto (+5,1%); per contro quelle che frenano l’espansione dell’export nazionale risultano essere Basilicata (-16,4%) e Molise (-30,4%).

La Liguria, che rappresenta solo l’1,8% delle vendite nazionali all’estero, ha registrato nei primi 9 mesi dell’anno una dinamica positiva (+11,7%), passando da 5.432 a 6.065 milioni di euro: di questi 3.601 milioni sono destinati verso paesi Extra-UE1 (il 59,4% del totale), in aumento del 19,9% rispetto allo stesso periodo del 2016, mentre verso l’area comunitaria l’export è cresciuto dell’1,5%. La bilancia commerciale resta comunque di segno negativo, -596 milioni circa di euro. Il settore che ha maggiormente determinato questa crescita è quello manifatturiero, i cui prodotti rappresentano il 92% dell’export regionale e che nel periodo esaminato hanno registrato complessivamente un aumento dell’11,7%: in particolare risultano in crescita le vendite di metalli (+34,0% l’export complessivo, +90,4% quello verso l’area extra-UE), di macchinari (+33,9% l’export complessivo, +38,7% quello extra-UE) e di prodotti alimentari (+15,4% l’export complessivo, +53,1% quello extra-UE).

In aumento dell’1,5% l’export ligure verso i mercati UE. Al primo posto si conferma la Francia (nonostante una lieve flessione del 3,9%), che incide per il 9,3% sull’export regionale: verso il mercato transalpino sono stati venduti prodotti per un controvalore di 563 milioni di euro. Il secondo paese UE di destinazione è la Germania (+7,2%) e per entrambi i mercati i prodotti maggiormente esportati sono stati metalli di base e prodotti chimici. Segue la Spagna (+25,2%): il maggior volume di vendite è rappresentato dai prodotti petroliferi e dai metalli di base.

Tra i mercati extra-UE, verso cui si è registrata complessivamente un’espansione del 19,9%, il primo mercato è rappresentato dagli Stati Uniti (+192,6%), sostenuto dalla vendita di imbarcazioni e prodotti chimici. Segue la Cina (+82,8%, macchinari e  prodotti chimici) e l’Algeria (quasi il 50% delle vendite è rappresentato da imbarcazioni.

c.s.