Attualità - 19 febbraio 2018, 12:11

Sciopero dei lavoratori Trony, a rischio 30 posti di lavoro

Ghiglia (CGIL): "O arriva un soggetto terzo che dall'oggi al domani mette del denaro fresco e riesce a rilanciare l'azienda con il marchio Trony, oppure la situazione è veramente drammatica"

Questa mattina è in atto ad Albenga e Vado Ligure lo sciopero ed il presidio dei lavoratori Trony. Sono circa 30 i lavoratori a rischio a causa della criticità vissuta dalle imprese a marchio Trony.

Le trattative per la cessione di una parte della rete vendita, infatti, ad oggi pare non abbiano avuto alcun esito positivo generando una drammatica assenza di liquidità, ricaduta sulla relativa erogazione degli stipendi. La volontà oggi è quella di avere delle risposte circa il rischio che la vicenda precipiti verso il fallimento e sulla presenza di eventuali spazi per la cessione delle filiali o comunque per l'intervento di finanziatori terzi.

"Tra Vado e Albenga - ha dichiarato Cristiano Ghiglia, segretario Filcams CGIL di Savona - parliamo di più di trenta posti di lavoro che corrono veramente il rischio di sparire. La situazione è tragica perché il piano di salvataggio aziendale di fatto è naufragato: o qui arriva un soggetto terzo che dall'oggi al domani mette del denaro fresco e riesce a rilanciare l'azienda con il marchio Trony, oppure la situazione è veramente drammatica".

"Oggi c'è un incontro al ministero - ha proseguito Ghiglia - che temo si concluda con un mancato accordo. Si tratta di capire, da qui al 23 di marzo, il tribunale di Milano dove è stato presentato un concordato in bianco che tipo di valutazione farà in proposito a quella che oggi è la situazione del gruppo. Il rammarico sta nel fatto che sia Albenga che Vado Ligure sono due spazi commerciali che possono avere una prospettiva importante, credo che anche le istituzioni locali possano darci una mano per far sì che questi spazi non rimangano in disuso e se ci dovessero essere degli operatori pronti ad investire anche a livello locale, ovviamente si facciano carico del personale attuale che ha la necessità di vedere confermata la propria attività occupazionale"

Anche il sindaco di Albenga, Giorgio Cangiano, ha preso parte al presidio:

"Sono venuto perché credo che sia giusto e doveroso che il sindaco sia vicino a delle persone che stanno rischiando di perdere il posto di lavoro in maniera purtroppo molto concreta e reale, e che già adesso hanno subito la decurtazione dello stipendio - ha confidato il primo cittadino ingauno - io sono venuto perché voglio portare la mia vicinanza e voglio che questo diventi un problema della città e che la città cerchi di affrontare: certo non è una tematica di competenza del comune, stiamo parlando di una crisi nazionale del marchio Trony, però noi qua abbiamo una risorsa non solo occupazionale ma anche come immobile. Dobbiamo cercare di fare tutto il possibile per dare una mano a queste persone che non chiedono altro che poter continuare a lavorare come hanno sempre fatto in modo corretto, adeguato e professionale. Io sono qua per questo, mi sono fatto spiegare nel dettaglio gli elementi e a breve voglio fare altri incontri coinvolgendo politici locali come l'onorevole Vazio ed altri deputati del territorio. Tante cose non dipendono da noi, ma se cerchiamo di farcene carico sicuramente qualche risultato lo possiamo ottenere".

La testimonianza dei lavoratori Trony del punto vendita di Albenga:

ALBENGA:

Ad Albenga a rischio il futuro di 13 famiglie e i disagi dati dalla mancanza di chiarezza sul futuro dell'Azienda.

Affermano Cristina Rivituso e Paolo Mel : "Il nostro punto vendita ha sempre funzionato. Da 4 mesi non riceviamo più merce e ora ci troviamo a fare avanti e indietro per il negozio consumando solo il pavimento. Non siamo mai stati informati del futuro e dei piani dell'azienda. Tutto questo è molto frustrante per noi"

Sabato mattina, in concomitanza alla manifestazione della Cgil a Roma, fuori dal Trony i lavoratori distribuiranno volantini per mantenere alta l'attenzione sul problema dei lavoratori.

VADO LIGURE:

Anche a Vado Ligure, il sindaco ha incontrato i lavoratori Trony:

 

 

"È una crisi ben più ampia rispetto al nostro territorio e credo che l'attenzione vada spostata nelle sedi giuste - ha spiegato Monica Giuliano - insieme ai lavoratori abbiamo deciso di fare istanza direttamente all'assessorato allo sviluppo economico della Regione Liguria: è lì che il tavolo si deve aprire, perché riguarda tanti lavoratori in una situazione che non è solo preoccupante per il comune di Vado ma per un territorio ben più esteso. Credo che in una fase come questa di profonda crisi, bisogna fare uno sforzo molto molto importante e l'appello lo rivolgiamo direttamente a coloro che hanno anche la possibilità di fare azioni dirette e mirate nei confronti del ministero dello sviluppo economico nel quale è aperto il tavolo di crisi Trony".

Mara Cacace - Luciano Parodi