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Economia | 26 maggio 2018, 07:44

Liberalizzazione del mercato: come cambieranno le bollette

L'incognita dal primo luglio 2019 per i consumatori sarà quella di ritrovarsi alla mercè di un mercato libero, che come dice il nome stesso consentirà alle aziende di stabilire liberamente i prezzi di vendita dell’energia elettrica

Liberalizzazione del mercato: come cambieranno le bollette

Il mercato tutelato a partire dal primo luglio 2019 verrà stravolto e la Bolletta Energia potrebbe non essere più quella che conosci oggi. Infatti, dall'anno prossimo scomparirà definitivamente il cosiddetto mercato di maggior tutela, un mercato all’interno del quale le tariffe vengono stabilite trimestralmente dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico.

L'incognita dal primo luglio 2019 per i consumatori sarà quella di  ritrovarsi alla mercè di un mercato libero, che come dice il nome stesso consentirà alle aziende di stabilire liberamente i prezzi di vendita dell’energia elettrica.  Nonostante tutto, devi comunque sapere che queste società avranno l'obbligo di attenersi  alle regole sulla concorrenza stabilite dalla legge e fatte applicare dall’Authority preposta. Si attuerà così il compimento di un percorso che era stato avviato diversi anni fa ad opera dell’allora ministro Pierluigi Bersani. I timori dei consumatori sono sicuramente più che leciti ma non abbastanza giustificati dato che, in ogni caso, cambierà relativamente poco con questo passaggio. Infatti, se si confrontano le tariffe vigenti nel mercato libero con quelle nel mercato tutelato, si evidenzia senza tanti sforzi di come siano molto simili come approfondito dal portale Bolletta Energia. Nel peggior dei casi, chi è ancora nel mercato tutelato, dovrà “affidarsi” al mercato libero, scegliendo un operatore a cui consegnare senza alcuna reticenza la propria utenza, anche perché a livello di prezzi, lo ripetiamo, non cambierà nulla. Detto ciò non si dovrà arrivare alla scadenza del primo luglio 2019 impreparati, anche perché altrimenti chi non avrà effettuato il passaggio rischierà di trovarsi impantanato nel servizio di salvaguardia, una specie di “limbo” in cui oggi gravitano le aziende che sono rimaste senza fornitura per non essere passate al mercato libero. Ahimè chi si troverà in questa condizione andrà incontro a delle tariffe decisamente più elevate della media. Pertanto, visto che manca poco più di un anno alla fatidica data, sarà prioritario darsi da fare preventivamente, scegliendo un operatore nel mercato libero che sia soprattutto conveniente!

 

 

 

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