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Eventi | 18 giugno 2018, 09:52

Torna a Finale Ligure "Un libro per l'estate": appuntamento con Paolo Giordano

Nella rassegna organizzata dall'associazione culturale Cento Fiori Eventi, lo scrittore celebre per "La solitudine dei numeri primi" presenta il suo nuovo romanzo nella Fortezza di Castelfranco

Torna a Finale Ligure "Un libro per l'estate": appuntamento con Paolo Giordano

Prende il via l’edizione 2018 di “Un libro per l’estate”, evento organizzato dall’Associazione Culturale Cento Fiori Eventi in collaborazione con la libreria Centofiori e con il patrocinio del Comune di Finale Ligure.

Il primo appuntamento sarà questo venerdì, 22 giugno, alle ore 21 nella fortezza di Castelfranco, con Paolo Giordano. Lo scrittore diventato celebre con il romanzo “La solitudine dei numeri primi” (vincitore del Premio Strega, diventato anche un film di successo) presenta il suo nuovo lavoro dal titolo “Divorare il cielo”, èdito da Einaudi.

A dieci anni da La solitudine dei numeri primi, Paolo Giordano torna a raccontare la giovinezza, poi l'azzardo di diventare adulti, in un romanzo potente e generoso.

 

Le estati a Speziale per Teresa non passano mai. Giornate infinite a guardare la nonna che legge gialli e suo padre, lontano dall'ufficio e dalla moglie, che torna a essere misterioso e vitale come la Puglia in cui è nato. Poi un giorno li vede. Sono «quelli della masseria», molte leggende li accompagnano, vivono in una specie di comune, non vanno a scuola ma sanno moltissime cose. Credono in Dio, nella terra, nella reincarnazione. Tre fratelli ma non di sangue, ciascuno con un padre manchevole, inestricabilmente legati l'uno all'altro, carichi di bramosia per quello che non hanno mai avuto. A poco a poco, per Teresa, quell'angolo di campagna diventa l'unico posto al mondo. Il posto in cui c'è Bern. Il loro è un amore estivo, eppure totale. Il desiderio li guida e li stravolge, il corpo è il veicolo fragile e forte della loro violenta aspirazione al cielo. Perché Bern ha un'inquietudine che Teresa non conosce, un modo tutto suo di appropriarsi delle cose: deve inghiottirle intere. La campagna pugliese è il teatro di questa storia che attraversa vent'anni e quattro vite. I giorni passati insieme a coltivare quella terra rossa, curare gli ulivi, sgusciare montagne di mandorle, un anno dopo l'altro, fino a quando Teresa rimarrà la sola a farlo. Perché il giro delle stagioni è un potente ciclo esistenziale, e la masseria il centro esatto dell'universo.


Un libro in cui l’autore — dieci anni dopo La solitudine dei numeri primi — torna ad accompagnarci lungo percorsi di formazione: dall’adolescenza dei protagonisti, sul finire degli anni Novanta, fino all’età adulta. E lo fa, stavolta, inseguendo lungo un intreccio vertiginoso la domanda che muove nel profondo ognuno dei suoi personaggi, e tutti noi: come scegliere in che cosa credere, come decidere su che cosa puntare la scommessa della propria vita.

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Sono 430 pagine di scrittura densa, magmatica, questo nuovo romanzo di Paolo Giordano. Una scrittura che scorre lenta e piena sopra la curva degli eventi, tanto da rimanerci invischiati per alcuni giorni.

Quattro protagonisti, una storia suddivisa in tre parti, quasi tutta ambientata in una masseria in Puglia, vicino a Ostuni. Intorno alla vicenda personale dei quattro ragazzi, molte storie più grandi di loro e di noi. Torna al romanzo di formazione Paolo Giordano - dopo aver conquistato una fama fulminea forse effimera con La solitudine dei numeri primi – ma da uomo di scienza prima che di lettere, lo fa con un romanzo intenso e gravido, scritto con la precisione del thriller, dove però il delitto è soltanto la vita comune di quattro ragazzi.


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c.s.

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