Si è svolto ieri sera a Ceriale il concerto “De Andrè canta De Andrè”, nel quale Cristiano De Andrè raccoglie e divulga l’eredità musicale paterna.
Ma a quanto pare qualcosa non è andato per il verso giusto: le prevendite si sono rivelate un flop e le tanto attese code al botteghino per gli acquirenti dell’ultimo minuto non si sono verificate.
Fine della storia: il cantante, violinista e polistrumentista figlio del grande “Faber” si trova di fronte a una platea decisamente spoglia e manifesta in modo vivace la propria indignazione, chiedendo che il pubblico possa accedere gratuitamente all’area del concerto e dichiarando in modo esplicito che lui aveva chiesto che il biglietto potesse costare di meno.
La richiesta di Cristiano De Andrè viene accolta e le porte vengono aperte: a quel punto uno stuolo di curiosi prende posto. Ma dopo il flop, l’incidente diplomatico: i pochi paganti chiedono il rimborso del biglietto, chiedendosi perché dovrebbero essere gli unici ad aver pagato per un evento diventato gratuito all’improvviso.
La serata si conclude con il rimborso di tutti i biglietti. Si tratta della seconda “gaffe” di questa nuova amministrazione, da quando si è insediata, sul fronte degli spettacoli, dopo la cancellazione (per ragioni, tra l’altro, mai chiarite in via ufficiale) del concerto di Antonella Ruggiero che era stato presentato come il fiore all’occhiello e l’evento di punta di tutto il calendario estivo.