- 11 ottobre 2018, 15:05

Al Ducale parte il nuovo ciclo di incontri dedicati alla "ricerca della felicità"

Gli appuntamenti si snoderanno fra il 17 ottobre e uil 12 dicembre, grazie alla cura di Francesca Romana Recchia Luciani e Simone Regazzoni

"Siamo inoltre convinti che oggi più che mai sia necessario esplorare dimensioni differenti dell’esistenza se vogliamo davvero interrogarci su cosa sia la felicità - si legge in un comunicato di Palazzo Ducale che pubblicizza il nuovo ciclo di incontri in partenza - E’ in momenti storici di crisi e passaggio come quello in cui viviamo che la richiesta di felicità, da parte delle persone, si fa più pressante, insistente, e la ricerca di vie e metodi che possano condurre alla conquista di un’esistenza felice diventa una pratica quasi quotidiana. Non stupisce dunque che la questione della felicità occupi, sempre più lo spazio pubblico e privato del nostro tempo. Si tratta non solo di una richiesta legittima, ma di vitale importanza per la società tutta".

Gruppi di ricerca composti da psicologi e genetisti danno la caccia al segreto della felicità; l’editoria è letteralmente invasa da libri che pretendono di insegnare come vivere felici; i corsi universitari dedicati alla felicità registrano il tutto esaurito: nel 2018 il corso dedicato alla felicità a Yale ha avuto il maggior numero di studenti nei 316 anni di storia dell’Università; e l’Onu, con una risoluzione del 28 giugno del 2012, ha stabilito che “la ricerca della felicità è uno scopo fondamentale dell’umanità” e ha scelto il 20 marzo come giornata mondiale della felicità.

Ad oggi, una scienza della felicità non è stata ancora inventata. Ma fin dall’antichità la filosofia ha provato ad indagare ponendosi la questione della ricerca della felicità, della vita felice intesa come vita buona, vita in cui possiamo sentire fino in fondo la dolcezza dell’esistenza. è Aristotele a dire: “Sentire che viviamo è di per sé dolce, poiché la vita è per natura un bene ed è dolce sentire che un tale bene ci appartiene”.

Forse anche noi uomini contemporanei dovremmo trovare il tempo e lo spazio per esercitarci a quei pensieri che possono aiutarci a vivere felici. La serie di incontri “La ricerca della felicità” vuole essere un contributo ai nostri esercizi di felicità.

Per questi esercizi abbiamo deciso di convocare filosofi, imprenditori, psicoanalisti, scrittori. Per due ragioni. è ormai sempre più chiaro che quando parliamo di filosofia, e soprattutto di una filosofia attenta alla dimensione della vita, non dobbiamo intendere una disciplina accademica, ma una “intensità di pensiero” che va ricercata in ambiti differenti.

17 ottobre, ore 17.45, Sala del Maggior Consiglio

Francesca Romana Recchia Luciani

Il sesso come esperienza di felicità: filosofia dell’esistenza sessuata

Primo di questi incontri Il sesso non è più un tabù filosofico, la parola impronunciabile, l’argomento indicibile secondo i parametri e dentro gli schemi del pensiero occidentale e ciò lo si deve da una parte alla rilevante e influente produzione teorica femminista e dall’altra all’interrogazione teoretica intorno al corpo che occupa le filosofie continentali almeno dagli anni Ottanta. Così oggi ci si ritrova sempre più spesso ad interrogare i corpi, con le loro ragioni e i loro bisogni, e a percorrere lo spazio in cui il pensiero e la scrittura attraversano spavaldamente quel crocevia assai trafficato in cui il corpo (si) fa sesso e il sesso prende corpo. Il godimento è allora una variante possibile o un’illusione ingannevole di felicità?

Francesca Romana Recchia Luciani, ideatrice e direttrice del Festival delle Donne e dei Saperi di Genere, insegna Filosofie contemporanee e saperi di genere all’Università “Aldo Moro” di Bari, ha scritto saggi e monografie su Max Weber, Ludwig Wittgenstein, Peter Winch, Simone Weil, Hannah Arendt, Primo Levi, Günther Anders e i suoi interessi di ricerca spaziano tra storia delle teorie dei diritti umani e filosofie femministe. Dirige la collana del Melangolo Xenos. Filosofia, fenomenologia e storia dell’alterità e co-dirige, con Francesco Fistetti, “Postfilosofie. Rivista di pratiche filosofiche e di scienze umane”.

RG