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Finalese | 24 ottobre 2018, 11:46

Punteruolo rosso a Finale Ligure: un dibattito per conoscere come contrastare il parassita

Il gruppo Per Finale ha invitato il dottor Giovanni Minuto, agronomo di fama europea, a relazionare su un tema molto sentito dalla popolazione: quello della principale causa di morte delle nostre palme

Punteruolo rosso a Finale Ligure: un dibattito per conoscere come contrastare il parassita

1970: la frase degli astronauti a bordo dell’Apollo 13, “Houston: abbiamo un problema” passa alla storia.

23 ottobre 2018: “Finale Ligure: abbiamo un problema” è il titolo del convegno organizzato da Per Finale, associazione di impegno sociale e di tutela del territorio rappresentata anche in consiglio comunale. Il “problema” giunto prepotentemente alla ribalta da diversi anni a questa parte, ma tornato in auge da pochi giorni a causa del “derubricamento” da parte della Regione Liguria, è quello del punteruolo rosso.

L’incontro pubblico si è svolto presso l’hotel La Palma di Finalpia (e mai nome fu più azzeccato per un dibattito) e ha potuto contare sulla presenza del dottor Giovanni Minuto, agronomo, esperto che può vantare nel suo curriculum interventi di portata europea, direttore del CeRSAA, il Centro di Ricerca, Sperimentazione e Assistenza Agricola fondato ad Albenga dalla Camera di Commercio di Savona, nonché rappresentante del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Agronomi.

L’evento organizzato da Per Finale è nato su forti richieste partite soprattutto dagli albergatori locali, preoccupati dal fatto che lo storico brand “Riviera delle Palme” possa trasformarsi in breve tempo in quello di “Riviera che fu delle Palme”. E come relatore Giovanni Minuto ha saputo trovare la giusta via di mezzo tra indicazioni tecniche precise e un taglio comprensibile a tutti, dispensando tanti preziosi consigli senza però annoiare l’uditorio.

Non si è parlato soltanto dei prodotti e dei sistemi in commercio per contrastare il punteruolo, ma anche dell’importanza della comunicazione nello svolgimento dei trattamenti: cartelli esaustivi devono essere ben visibili a tutti e riportare in ogni dettaglio i vari passaggi svolti, soprattutto quando si tratta di prodotti chimici, in modo che in caso di malessere una persona che si reca al pronto soccorso possa fornire tutte le informazioni necessarie per essere curata. Si è parlato dell’equilibrio tra farmaci di laboratorio e sistemi biologici (funghi o parassiti contrastanti), ricordando che però qualsiasi operazione deve essere fatta con prodotti autorizzati dalla legge, tanto il “farmaco miracoloso” non esiste. Inoltre tutti questi passaggi devono essere effettuati da professionisti dotati di “patentino” perché, come in tutte le attività professionali, anche nella tutela del verde non ci si improvvisa. I trattamenti vanno fatti su tutte le piante: quelle malate e quelle sane, altrimenti ignorare queste ultime significa condannarle ad ammalarsi un domani. Bisogna ricordarsi che le potature generano nei punti di taglio un odore zuccherino che richiama l’insetto, quindi in quel momento gli alberi sono più attaccabili. Sono stati mostrati schemi sulle alternanze di trattamenti che vanno fatti nei vari periodi dell’anno e su quelli che possono (o devono) essere invece fatti sempre. Infine Minuto ha ricordato che i trattamenti con l’uso di APR (Aeromobili a Pilotaggio Remoto, comunemente detti drone, o italianizzato in droni) sono tassativamente proibiti, sia dall’ENAC, l’authority dell’aviazione civile, che vieta i piani di volo su aree urbane, sia dall’Unione Europea, che ha bandito per legge qualsiasi irrorazione aerea.

Il dibattito si è concluso con una piccola “variazione sul tema” nella quale si è parlato di un’altra problematica: quella delle radici dei pini che causano danni negli asfalti e nei marciapiedi. Minuto ha spiegato le opere urbanistiche necessarie ad arginare questo disagio.

In questa videointervista facciamo brevemente il punto della situazione con il dottor Giovanni Minuto:

In questa videointervista Simona Simonetti, capogruppo consiliare di Per Finale, spiega le proposte del suo schieramento per arginare il triste fenomeno del punteruolo rosso:

Alberto Sgarlato

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