Eventi - 26 ottobre 2018, 16:07

Savona: via al "Progetto Family" nella scuola Carando

La maestra Piombo: “Con il Progetto Family i genitori, ma anche i nonni e i parenti più stretti dei nostri ragazzi possono portare a scuola le proprie capacità ed arricchire il bagaglio formativo e culturale di tutti i bambini ed i ragazzi."

Una scuola sempre più aperta al mondo nella quale ogni persona - ogni alunno, ma anche ogni membro della sua famiglia – può portare le proprie capacità e le proprie peculiarità per imparare e divertirsi in laboratori creativi e culturali.

Questo e molto di più è il “progetto Family” portato avanti dalla scuola Carando di via Turati a Savona e dalle famiglie degli alunni che hanno accolto con entusiasmo e di buon grado questa idea.

Spiega la maestra Piombo: “Con il Progetto Family i genitori, ma anche i nonni e i parenti più stretti dei nostri ragazzi possono portare a scuola le proprie capacità ed arricchire il bagaglio formativo e culturale di tutti i bambini ed i ragazzi. Le scuole di via Turati appartengono al comprensivo Savona II e constano della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e secondaria. Con il Progetto Family ci rivolgiamo ad ogni studente con attività ad hoc a seconda delle fasce di età.”

Ecco allora nascere il progetto della Biblioteca di quartiere rivolta a tutti i bambini ed i ragazzi, ma anche un orto incentrato sulla bioenergia, un  corso di canto e uno di ceramica.

Continua la maestra Piombo: “La prima fase di questo progetto è artistica. Abbiamo realizzato grazie alla partecipazione in primo luogo delle capacità di Lorenza Verney una grande zucca di Halloween che cercheremo di illuminare e portare in un punto ben visibile. Questo è il primo passo, ma poi ve ne saranno tanti altri magari anche con la collaborazione del comune che può dare visibilità alle nostre iniziative”.

Conclude la maestra: “Vorrei ringraziare tutte le famiglie ed i genitori, i nonni e i parenti che hanno accolto con gioia questo progetto che continuerà tutto l’anno e speriamo anche per il futuro”.

Mara Cacace