Attualità - 22 novembre 2018, 19:50

Piaggio, il sindaco Frascherelli: "Mi sento preso in giro, esigo chiarimenti"

Il primo cittadino finalese non nasconde lo sbigottimento a seguito delle dichiarazioni rese note oggi dal governo, che lui descrive come "Ben diverse da quanto ci era stato promesso"

"Mi sento preso in giro". Queste sono le prime parole, dettate dalla rabbia, del sindaco di Finale Ligure Ugo Frascherelli a seguito dell'annuncio del consiglio di amministrazione di affidare al ministero dello sviluppo economico la procedura di amministrazione straordinaria.

Commenta il primo cittadino finalese: "Solo pochi giorni fa ci siamo alzati all'alba, abbiamo affrontato 700 chilometri in macchina ed eravamo tutti presenti, al tavolo del MiSE, dai sindaci delle località interessate alle rappresentanze sindacali, quindi mi domando: se solo due giorni fa ci hanno promesso dal governo ben altre cose, che cosa è cambiato in così poche ore, perché si capovolgesse in modo così drastico la situazione?

Se invece il progetto era già questo ed era già noto al governo, con la dismissione da parte di Mubadala e la procedura di amministrazione controllata, perché non c'è stato detto subito, anziché nascondersi dietro inutili promesse?

Già ero rimasto poco soddisfatto fin da subito da quell'incontro, perché avevo visto parole e non impegno concreto. Adesso persino quelle parole vengono smentite dai fatti".

Conclude Frascherelli: "A questo punto mi aspetto almeno una telefonata di chiarimento da parte del Governo. E comunque sia chiaro che il nostro comprensorio, che auspicava una rinascita economica con il trasferimento di questa industria aerospaziale da Finale a Villanova d'Albenga, non può né accettare, né sostenere un colpo simile".

Commenta il sindaco di Villanova d'Albenga Pietro Balestra: "Sono solo un piccolo sindaco di provincia, ma certe cose non le ingoio, né le ingoieranno gli altri sindaci e i cittadini del ponente , perché la Piaggio si è insediata nel 2014 sulla base degli accordi per la delocalizzazione e di un piano idustriale di espansione che non è mai stato attuato. È evidente che c'è qualcosa che non va, ma adesso nessuno può permettersi che la Piaggio chiuda. Credo che a questo punto il governo debba dire qualcosa".

Alberto Sgarlato