Curiosità - 05 gennaio 2019, 08:30

Associazioni, famiglie e frazioni insieme nella mostra dei presepi dell'oratorio di Celle (FOTO E VIDEO)

Nell'oratorio di San Michele Arcangelo è possibile ammirare uno speciale meraviglioso scenario di presepi realizzati da associazioni e cittadini cellesi che hanno messo a disposizione la loro fantasia e creatività nell'allestimento a disposizione dei visitatori.

A Celle Ligure il presepe luminoso che da via Colla arriva fino alla frazione di Sanda illuminando tutte le case raccontando un paese intero è il fiore all'occhiello della comunità ma non è il solo. Nell'oratorio di San Michele Arcangelo è possibile ammirare uno speciale meraviglioso scenario di presepi realizzati da associazioni e cittadini cellesi che hanno messo a disposizione la loro fantasia e creatività nell'allestimento a disposizione dei visitatori.

Un vero e proprio tour, a partire dalla banda G. Mordeglia e il suo tocco di musicalità, il Gruppo alpini cellese che con la mantella ha ricreato la capanna (sono presenti all'interno due cimeli alpini, proprio la mantella del 1925 e lo zaino del 1938/1945) poi spazio alla pesca, alle reti grazie all'Avis e non potevano mancare le frazioni con le rappresentazioni de La Costa, i Ferrari e Pecorile.

I fratelli Bellotto dei bagni Torino, Giovanni Sirombra, Luigi e Chiara Bonollo (molto particolare, ricreato con dei tasselli colorati), Rosangela Bonalberti Fiorito e le miniature in sughero, opere di "Giacumin da Staziun", donano un tocco familiare e molto cellese all'allestimento, già caratteristico e speciale.

Di fronte all'altare la ricostruzione dei conventi e cappelle cellesi conclude il viaggio, con minuziosità sono raffigurati i conventi di N.S. della Guardia S. Isidoro di Pecorile, S.S. Giacomo e Filippo di Cassisi, la parrocchia di San Michele Arcangelo di Celle centro, S. Lorenzo Antonio Abate di Pecorile e S. Giovanni Battista S. Lucia della Costa.

La Confraternita di San Michele Arcangelo come ogni anno ha organizzato la mostra, visitabile ancora oggi e domani dalle 16.00 alle 19.00.

Luciano Parodi