Attualità - 17 febbraio 2019, 08:10

L'ENPA: "Mentre in tutto il mondo aumentano i parchi, la Regione Liguria li smantella. Particolarmente grave il caso Finalese"

L'ENPA: "Se da una parte è vero che il Parco del Finalese è ancora sulla carta, in questi anni per le sue bellezze naturali è cresciuto, senza nessun incentivo pubblico, un turismo sostenibile"

Anche l'Ente Nazionale Protezione Animali entra nel merito delle nuove normative liguri di riforma dei parchi: "Il consiglio regionale della Liguria, per iniziativa della giunta Toti (assessore competente Stefano Mai), sta per smantellare il sistemi dei parchi e delle aree protette della nostra regione, con la sola opposizione del Movimento Cinque Stelle, del Partito Democratico e dei Verdi.

Mentre in tutto il mondo aumenta il numero di parchi (il senato americano ha appena approvato una legge che li espande) ed il ministro dell’ambiente e della tutela del mare Costa ha avviato la costituzione di oltre un centinaio di aree protette nel sud Italia, in Liguria stanno per scomparire decine di riserve naturali e zone di protezione contenenti flora, fauna ed ambienti preziosi, in nome di una presunta semplificazione e del motivo, incomprensibile, che finora, malgrado siano state create negli anni ‘90, non si è fatto nulla per tutelarle.

Particolarmente grave la rinuncia alla creazione del parco del Finalese; è vero che è ancora sulla carta ma in questi anni per le sue bellezze naturali è cresciuto, senza nessun incentivo pubblico, un turismo sostenibile: migliaia di escursionisti, biker, rocciatori, speleologi e subacquei portano nel Finalese – tutto l’anno - valuta preziosa che ha creato posti di lavoro e dato fiato all’economia locale in un momento di diffusa recessione e di decrescita infelice.

Per la Protezione Animali savonese qualsiasi governo regionale che avesse a cuore le sorti del proprio territorio e di chi ci vive e lavora, assumerebbe iniziative concrete a favore di biodiversità, vallate e montagne, attraverso una strumento efficace ed agile di tutela, come un parco regionale di moderna concezione, non più legato a vecchie pratiche, per fortuna in via di estinzione ma sempre politicamente forti, quali la caccia, la pesca e la speculazione edilizia.

Enpa invita i cittadini che ancora non lo avessero fatto a sottoscrivere la petizione online sul portale change.org, lanciata con buon successo soltanto qualche settimana fa da due cittadini e che ha sostenuto fin da subito assieme ad altre associazioni ambientaliste e ne trascrive il link" (clicca QUI).

Comunicato stampa