Solidarietà - 07 marzo 2019, 17:03

Savona, l'appello: "Teniamo aperto lo 'Scaletto senza Scalini'"

Cappello (presidente Laltromare Onlus): "Ad oggi potremmo tenere aperto per non più di 45/50 giorni a fronte dei 90 della stagione intera"

Come si può leggere nell’allegato sono state quasi 18.000 le presenze di persone disabili dal 2010 e, anno dopo anno, sono sempre aumentare: lo scorso anno sono state oltre 3.500, quest’anno vorremmo superare quota 4.000 per confermare che lo “Scaletto” fa parte, ormai, di un circuito virtuoso che porta nella nostra città un flusso turistico altrimenti non ipotizzabile.

E quando si parla di flusso turistico si deve intendere non solo l’utente, ma i familiari, gli amici, gli accompagnatori: abbiamo fatto un ipotetico calcolo delle persone che lo scaletto ha portato alle Fornaci: sono non meno di 45.000, considerando una media di 2 accompagnatori per utente... e sono persone che frequentano negozi, bar, ristoranti, pizzerie e spesso, raggiungono Savona per la prima volta.

"Questo “anniversario” non parte, però, sotto i migliori auspici - commenta Ugo Cappello, presidente coop "Laltromare Onlus" - la crisi economica particolarmente sentita nel nostro territorio, i bilanci delle Amministrazioni Comunali e degli altri Enti pubblici, il disinteresse della Regione Liguria (in tutti questi anni ci ha “confortato” con il proprio patrocinio… ma senza contributi!) sono tutti fattori che hanno portato ad una riduzione delle risorse economiche a disposizione della Cooperativa per mantenere il servizio di accoglienza per tre mesi, obbligandola a lanciare questo appello rivolto a tutti". 

"In verità dobbiamo dare atto all’Amministrazione comunale di aver mantenuto il contributo dello scorso anno come ci auguriamo che facciano anche la Fondazione De Mari, la Fundacion Parodi e l’AISLA ma non abbiamo ancora ricevuto conferme, anche se le abbiamo chieste. Ad oggi potremmo tenere aperto lo scaletto per non più di 45/50 giorni a fronte dei 90 della stagione intera: chi lo comunica agli utenti che arrivano da tutta Italia e dall’estero? Come possiamo far passare questa situazione come causata esclusivamente dalla crisi economica". 

"Sappiamo che “la colpa è anche nostra” perché non siamo riusciti in questi mesi a trovare ulteriori risorse pur cercandole quasi quotidianamente. La stagione 2018 allo Scaletto è costata più di € 65.000, sostenuti quasi esclusivamente per gli stipendi delle 13 persone (bagnini, aiutati, ricevimento) che lavorano e si impegnano anche più delle ore che vengono retribuite. Consideriamo, infine, che la Cooperativa assume una persona in area protetta ogni due normodotate, attuando quell’inserimento lavorativo speciale che è alla base del concetto di mutualità, base fondante della nostra attività - conclude - Aiutateci ad aiutare: Savona non può e non deve rinunciare all’accoglienza dello 'Scaletto'". 

Comunicato stampa