Val Bormida - 08 marzo 2019, 07:40

Siamo ancora nella rete come pesci catturati questa notte

Il testo è stato redatto da Bruno Chiarlone Debenedetti

 

Siamo ancora nella rete come pesci catturati questa notte nel mare aperto, siamo come anime imprigionate, gabbiani senza ali, farfalle ritornate bruchi, siamo uomini e donne con i piedi per terra, angeli esiliati dal paradiso, che devono riconquistarsi la leggerezza e lo slancio del volo, ogni giorno un nuovo inizio, anges dévastés fino alla fine dei secoli o donne e uomini padroni del proprio andare?

Ogni essere vivente ha il suo specifico personale nella sua particolarità, il suo ponderoso fardello di coraggio e di paure con le sue belle qualità e i suoi brutti difetti; con tutto questo deve presto confrontarsi e tracciarsi la sua strada presente e futura. Non sarà inutile cercare nei libri e negli studi e nella natura le tracce da seguire, come organizzarsi e leggere a fondo anche nella propria umana essenza: le ispirazioni connaturate appunto con il proprio io, tenere in considerazione le vocazioni e le predisposizioni, i talenti da scoprire in noi e da coltivare nel tempo, in ogni tempo e per tanto tempo.

Ma intanto noi siamo come avvolti da una rete indistruggibile che ci rallenta nei movimenti e che ci tiene ancorati al suolo. È una rete immateriale che però è impressa nelle nostre membra, nei nostri pensieri più realisti, è come una condanna all’umanità che ci impedisce di volare. Nei momenti di maggiore euforia noi non ce la sentiamo più addosso e possiamo muoverci come se non ci fosse: le sue maglie si allentano e ci illudiamo di poterci staccare da questa trappola d’acciaio.

Poi quando scende la sera e la stanchezza della giornata si fa sentire ecco che la rete ci stringe e ci pesa come fosse fatta di pesanti catene, come se ci tenesse legati ad un masso e noi fossimo come quell’eroe greco Sisifo con il suo masso in spalla che deve continuamente portare in cima alla valle o come Prometeo incatenato a una colonna.

La nostra rete immateriale che ci stringe come in un sacco si allenta a seconda delle situazioni in cui ci veniamo a trovare e a seconda di come sono le nostre risposte al momento: quando siamo sicuri del fatto nostro non la sentiamo neppure e ci muoviamo sciolti da quel vincolo costrittorio. Se vogliamo possiamo sconfiggerla con la nostra forza di volontà e la nostra fiducia nelle forze proprie di cui siamo dotati dalla nascita.