Albisolese - 29 aprile 2019, 17:06

A Sassello la pièce teatrale "Tu però continua a raccontare…"

Martedì 30 aprile alle ore 21,15 presso il Cinema Teatro Parrocchiale

 

Pièce teatrale "Tu però continua a raccontare…". L'appuntamento è fissato per martedì 30 aprile alle ore 21,15 presso il Cinema Teatro Parrocchiale di Sassello, a cura dell’Associazione Teatro di Sassello in occasione del cinquantenario del Museo Perrando.

“La freschezza dello stile, la vena ironica dell’autrice, l’affetto profondo per la sorella e il padre e, soprattutto, la modernità del rapporto con quest’ultimo; tutte cose che non collimavano con quei pochi frammenti di ricordi che ci sono arrivati da chi le “Perrandine” le ha conosciute e in qualche modo frequentate nell’ultima parte della loro vita: due “signorine” sempre vestite di scuro, lamentose, chiuse in casa e perennemente preoccupate per la propria sussistenza” – spiega il regista Carlo Deprati.

Dall’analisi del particolare contesto storico - politico e dalla prematura scomparsa del padre, un uomo davvero importante, nasce questo spettacolo, che non pretende di raccontare una “verità storica” ma che – nella scrittura sensibile di Daria Pratesi – accosta fatti reali e realmente vissuti dalle due sorelle, ricavati direttamente dalle lettere di Ebe  Perrando che scriveva alla sorella Egle e al padre negli anni tra il 1906 e il 1915. 

La pièce ci porta nel “salotto buono” di Palazzo Perrando, con quel che rimane di un passato glorioso (i libri, soprattutto) e le necessità del presente (le cassette di mele e la legna per il camino), dove i ricordi si mischiano con la fatica di vivere e dove il rimpianto per ciò che non è stato si incontra e si scontra con ciò che fu e che avrebbe potuto essere: “Forse se da giovani avessimo potuto anche solo intuire cosa sarebbe stato di noi, avremmo potuto allenarci e costruirci una difesa (…) noi che siamo nate cigni e lo abbiamo dimenticato presto” – nelle sensazioni e  percezioni di un’autrice affascinata da queste due figure di donne.

Il rimpianto è il tema portante dello spettacolo: una paura modernissima, dalla quale pochi sono davvero esenti.

Modernità che si riflette anche nella scelta di due attrici giovanissime, Matilde Gazzolo e Fabiana Pesce, nei panni di due anziane sorelle signorine. Certo vestite e atteggiate all’antica, ma non hanno parrucche grigie, non sono “truccate da vecchie”, non usano una voce tremula. Lettere – quelle sì, originali e assolutamente rispettate nella loro integrità – che, grazie alla voce di Daria Pratesi, fanno da contrappunto ad una storia davvero emozionante.

 

Comunicato stampa