Ieri, giovedì 9 maggio, l’associazione InfioreScienza ha partecipato a un’importante audizione in commissione regionale sanità riguardante i centri terapia del dolore, le cure palliative e le questioni legate all’utilizzo e all’impiego della cannabis terapeutica a uso medico sul territorio ligure.
L’audizione, promossa dai consiglieri regionali Gianni Pastorino e Francesco Battistini del gruppo Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria, ha permesso all’associazione di fornire un quadro generale sulle difficoltà incontrate dai pazienti in cura con la cannabis terapeutica.
«Come già in altre occasioni, abbiamo sottolineato i problemi di cui la Liguria continua a soffrire: la cronica carenza di sostanza, la distanza dei centri di produzione di Savona e Sestri Levante rispetto al capoluogo, il basso numero di medici prescrittori soprattutto in ASL3 – dichiara Valentina Zuppardo, presidente di InfioreScienza -. E poi c’è la disputa sulla titolazione dell’olio di cannabis che, a nostro giudizio, dovrebbe essere eseguita da un Ente pubblico; facilitando così la produzione e la distribuzione dell’olio stesso».
«Durante la commissione di ieri, i dirigenti di A.li.sa e ASL3 hanno riportato notizie importanti, anche frutto dell’attività che Infiorescienza ha svolto nell’ultimo anno e mezzo sul territorio ligure. Anzitutto ci è stato comunicato che, da pochi giorni, ASL3 ha avviato la produzione dell’olio di cannabis – prosegue Zuppardo -. Non solo: si sta lavorando con decisione affinché sia il Gaslini, sia il laboratorio di Sarzana ASL5, diventino i soggetti pubblici di riferimento per la titolazione dell’olio». Tuttavia, restano ancora sul tappeto questioni particolarmente complesse. Prima fra tutte, la continuità di approvvigionamento della sostanza: un problema che dipende da scelte nazionali, ma che chiama in causa anche la capacità di programmazione, previsione e coordinamento in capo alla Regione.
«I problemi da risolvere sono ancora molti. Oltre l’approvvigionamento, ribadiamo la necessità di intensificare i corsi di formazione per i medici prescrittori, in modo da incrementare la consapevolezza degli operatori sull’utilizzo della cannabis terapeutica a fronte di un protocollo attento e di risultanze scientifiche appropriate – sottolinea Zuppardo -. Inoltre, resta valida l’opportunità di avviare convenzioni con le farmacie, soprattutto in ASL3, per rendere più diffusa e capillare la produzione di olio di cannabis; una strada, quest’ultima, già percorsa in altre ASL della Liguria. Questa soluzione supererebbe uno dei problemi più spinosi: l’obbligo, per i pazienti, di doversi recare a Savona e Sestri Levante per ottenere il prodotto e quindi assicurarsi la continuità terapeutica. In definitiva, l’obiettivo prioritario è fare quanto necessario per aumentare le prescrizioni, in modo mirato e consapevole».
«In conclusione, consideriamo positivi gli esiti della commissione consiliare di ieri. Ma continueremo a tenere alta l’attenzione sui nodi ancora da sciogliere, in particolare sulla produzione e sulla titolazione dell’olio di cannabis – conclude Zuppardo -. Questi i passaggi essenziali per consentire, da subito, un miglioramento delle condizioni di vita quotidiana dei pazienti».