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Attualità | 25 giugno 2019, 14:24

Mancata iscrizione dell'Albissola alla Serie C, le reazioni del mondo politico: "Una sconfitta per il territorio" (VIDEO)

Garbarini: "Colla interolocutore serio, ma non è andato avanti con il progetto di Luceto". Nasuti: "L'Albissola tra i professionisti era un'opportunità per tutti". Scaramuzza: "Ho parlato fin troppo con l'Albissola". La discussione approda in consiglio provinciale.

Mancata iscrizione dell'Albissola alla Serie C, le reazioni del mondo politico: "Una sconfitta per il territorio" (VIDEO)

Così come già appurato nei giorni scorsi, la mancata iscrizione dell'Albissola Calcio al prossimo campionato di Serie C ha di fatto spostato il baricentro della discussione dall'ambito meramente sportivo a quello politico. A causare l'esclusione dei ceramisti dalla ribalta calcistica nazionale è stata la mancanza sul territorio di uno stadio a norma per il professionismo dove poter disputare le gare casalinghe, sul tema si sono espressi così diversi esponenti della politica locale:

"Vorrei sapere la genesi di questa cosa - ha spiegato il sindaco di Albisola Superiore, Maurizio Garbarini - Albisola faceva il tifo per lo stadio di Luceto. Rispetto il presidente Colla che è riuscito a mantenere le promesse sulle diverse promozioni ed è stato un interolocutore serio, il fatto è che non è andato avanti con il progetto di Luceto: io continuo ad attendere. Con rammarico prendo atto ma non sono stato informato in prima persona delle diverse questioni. Ci sono state riunioni e non sono stato informato. Faccio il tifo per il progetto esecutivo dello stadio sul nostro territorio, ma ancora non mi è stato proposto nulla. I tempi della pubblica amministrazione non li detta una società di calcio".

"Ribadisco che è chiaramente una sconfitta per il territorio - il pensiero di Gianluca Nasuti, primo cittadino di Albissola Marina - credo che questo progetto sportivo meritasse maggior attenzione, sono treni che passano ogni tanto e se il territorio non risponde poi li perde. Anche a livello provinciale: avevamo messo il naso fuori dal dilettantismo e adesso ci rimmergiamo nel nostro tran-tran dei dilettanti che temo durerà per tanto tempo". 

"In generale non si è compreso che l'Albissola tra i professionisti era un'opportunità per tutti - ha concluso Nasuti -  a prevalere sono state un po' il campanilismo e la diffidenza: la vicenda è stata poi confinata alle Albissole che chiaramente da sole non erano in grado di essere autosufficienti rispetto a questo progetto sportivo".

Dell'argomento in questione, se n'è occupato anche il consiglio provinciale e il dibattito si è acceso con una botta e risposta tra il consigliere di maggioranza e sindaco di Varazze Alessandro Bozzano e il consigliere di minoranza Rodolfo Mirri

"Il presidente dell’Albissola non ha chiesto soldi a nessuno, chiedeva solo la disponibilità del campo - ha dichiarato Mirri - È grave che un’amministrazione comunale di Savona non sia riuscita a trovare un accordo. Se l’Albissola non si è iscritta è colpa delle amministrazioni contattate, Savona, Vado e Cairo potevano dare qualcosa a questa società che è tra le più sane in Italia. Mi auguro che ora si riescano a iscrivere in Serie D. La politica ne esce sconfitta".

"L’evidenza politica è che siamo un lembo di territorio nel quale purtroppo non siamo stati capaci a dare un’adeguata continuazione al mondo sportivo e calcistico che stava andando avanti. Non si può pensare che una squadra di calcio debba essere messa apposto da un Comune, non si può dare un affidamento diretto a una società per fare dei lavori. I comuni fanno convenzioni con le società del territorio in primis, si verrebbero a creare disequilibri. La sconfitta è innegabile" continua Bozzano.

"Un danno, una sconfitta per tutti, la ricaduta sul territorio è importante. Poteva essere un modo per portare il comprensorio di Albissola in giro per l’Italia. È importante che ci sia la sinergia tra le società, senza campanilismi" spiega il capogruppo della maggioranza provinciale e consigliere comunale di Savona Luigi Bussalai.

"Ho parlato fin troppo con l'Albissola, loro non vogliono fare determinate cose. Io devo curare gli interessi del Savona Calcio perché è la società della mia città. Non abbiamo ricevuto nessuna mail di risposta da dicembre. Se non vogliono investire liberi di farlo, ma non devono incolpare il Comune e il Savona Calcio perché fanno andare via un investitore" spiega l'assessore allo sport del comune di Savona Maurizio Scaramuzza che nella conferenza stampa delle 16.00 indetta dal presidente del Savona Calcio, Cristiano Cavaliere, interverrà sul tema della convocazione della terza commissione consiliare che si dovrebbe concentrare sulla manutenzione dello stadio Bacigalupo.

"Tutti oggi hanno scoperto dov'è il Bacigalupo, dieci anni fa non lo sapeva nessuno. L'ufficio sport ha comprato gli irrigatori che non c'erano, il campo ora è irrigato ma ha subito danni non indifferenti. Lo stadio è tenuto su con lo sputo va avanti dagli anni 60, siamo a giugno e l'erba sugli spalti entro settembre sarà tagliata. È giusto che tutti sappiano tramite la terza commissione la situazione e magari vengano a vedere la partita" continua l'assessore savonese.

Infine il pensiero di Pierangelo Olivieri, presidente della Provincia di Savona:

 “Si è acceso un importante dibattito attorno alla mancata iscrizione al campionato Lega Pro (o Serie C per i nostalgici) da parte dell’Albisola – commenta il presidente della provincia Pierangelo Olivieri – ma purtroppo siamo di fronte all’epilogo di una situazione che interessa il nostro territorio: una cavalcata sportiva negli ultimi anni, ma mentre la proprietà era dietro a valutare la realizzazione di un campo sportivo nella propria città, in provincia si è cercata una soluzione provvisoria per lo svolgimento del campionato.

Mi sono confrontato con la proprietà nella figura dell’avvocato Fontana per avere un quadro il più possibile chiaro, si tratta di una situazione complessa sulla quale non esprimo alcuna valutazione o giudizio, ma c’è sicuramente un rammarico dal punto di vista sportivo. Dobbiamo tutti fare esperienza di questa situazione e comprendere di lavorare per il territorio tutti insieme”.

 

Luciano Parodi - Roberto Vassallo

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