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Al Direttore | 06 luglio 2019, 14:04

A proposito della spiaggia di Alassio...

L'Amministrazione comunale fa chiarezza sulle iniziative intraprese per la tutela del litorale alassino

A proposito della spiaggia di Alassio...

Il 20 marzo scorso, fu questo il comunicato emesso dal Comune di Alassio a seguito di una apposita delibera della Giunta.

"Un'indagine per la qualità della sabbia sommersa. Il Comune avvia un sondaggio chimico-fisico per verificare la compatibilità della sabbia sommersa tra il Baba Beach e l'Isola Gallinara e quella del litorale alassino.

E' sotto gli occhi di tutti, alassini e non: dal 29 ottobre scorso la spiaggia di Alassio non è più la stessa.

Le implicazioni delle continue mareggiate che si abbattono sulla costa sono evidenti e la preoccupazione per l'imminente stagione non ha ovviamente lasciato indifferenti nè i balneari, nè le associazioni cittadine, nè tantomeno l'amministrazione comunale.

In attesa che la Regione si pronunci sulle richieste relative all'intervento di ripascimento, stamani la Giunta Comunale ha deliberato di destinare una quota dei finanziamenti regionali per interventi afferenti la costa, circa diecimila euro, ad un'indagine sedimentaria propedeutica all'utilizzo del sedimento da drenaggio per il ripascimento della spiaggia di Alassio.

Se i dati derivanti dal sondaggio con caratterizzazione chimico-fisica della sabbia sommersa nello specchio d'acqua tra il Baba Beach e l'Isola Gallinara, lo confermeranno, sarà dunque possibile utilizzarla per il ripascimento del litorale alassino.

"Si tratta - spiega Francesca Schivo, Consigliera incaricata al Demanio -  di un'azione propedeutica ad un ripascimento "spinto" ovvero alla creazione di un litorale sabbioso tale da costituire una difesa naturale nei confronti della città rispetto agli eventi eccezionali che abbiamo registrato nel recente passato".

Veniamo ai giorni nostri. 

L'iter di questa indagine prevedeva, parallelamente e solo a seguito delle autorizzazioni di legge da parte dell'Arpal, un test di compatibilità fisica di sabbia di cava con quella del litorale alassino. Qualora infatti non fosse possibile procedere con la sabbia sommersa, occorreva individuare una soluzione alternativa in modo da poter predisporre comunque il progetto di ripascimento strutturale nei tempi utili per essere finanziato, ovvero entro ottobre di quest'anno.

Così lunedì scorso, ricevute le autorizzazioni del caso si è proceduto con il test.

"Se errore c'è stato - commentano dal Comune -​ è stato non aver tenuto conto del fatto che in quella posizione non si poteva "ribaltare" la sabbia sull'arenile, e in altre zone erano già presenti le attrezzature dei vari stabilimenti. Per ovviare si è proceduto con una pompa. Complice il vento, il risultato è stato un inseguirsi di polemiche che ipotizzavano un presunto ripascimento in atto nel cuore della stagione estiva, con il timore che la nube di sabbia avrebbe presto inglobato l'intera città soffocandone abitanti e turisti...".

"La sensazione - proseguono dall'Amministrazione Comunale - è che la mareggiata del 29 e del 30 ottobre scorso abbia fatto meno danni alla città di certe voci create ad hoc per delegittimare l'operato dell'amministrazione ma che ad oggi sortiscono l'unico effetto di danneggiare profondamente la nostra splendida città. Infatti, quello  che è stato definito da tutti come uno scempio, un'azione scriteriata ha in realtà evidenziato, come accertato dai tecnici Regionali, che la sabbia è perfettamente compatibile con quella di Alassio, e, se non si potrà procedere con il ripascimento da cave di sabbia sottomarine al largo della costa di Alassio, si potrà  utilizzare la sabbia di questa cava... ovviamente d'inverno, o comunque al di fuori della stagione  balneare...

"Sperando di mettere la parola fine a controproducenti polemiche - aggiungono dal Comune di Alassio - si torna a specificare che il contributo stabilito per il ripascimento dal Comune dei 500.000 euro è soggetto all'erogazione del finanziamento da parte della Protezione Civile, che non solo non è stato ancora emesso ma che in realtà la Protezione Civile ha destinato non già al ripascimento ma al ripristino del Fondo di Riserva del Comune rispetto alle spese in somma urgenza effettuate per lavori post mareggiata. Ulteriori 150.000 euro sono stati messi a bilancio dal Comune, ma sono soggetti agli esiti della conferenza dei servizi per il ripascimento straordinario che ancora non è stata approvata dalla Regione. In proposito è stata richiesta una deroga che la Regione ha rifiutato. Dunque oltre al ripascimento stagionale,  di un massimo di 10 mc. a metro lineare, ​autorizzato e svolto dagli stabilimenti balneari, non è stato possibile andare". 

Lettera firmata

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