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Economia | 08 luglio 2019, 15:30

L'appello di Coldiretti Liguria: "Troppe ecomafie. Inganni a tavola per 2 italiani su 3"

Dal miele al pesce è importante scegliere sempre il km0 per essere sicuri della qualità

L'appello di Coldiretti Liguria: "Troppe ecomafie. Inganni a tavola per 2 italiani su 3"

Dalle seppie sbiancate al pesce vecchio rinfrescato con “lifting” al cafados, fino al miele “tagliato” con sciroppo di riso o di mais: realtà insidiosa quella della criminalità che porta in tavola prodotti non più freschi camuffati, prodotti che preoccupano due italiani su tre (68%) per l’impatto che hanno sulla salute, anche per effetto del ripetersi degli scandali alimentari.

È quanto riporta Coldiretti Liguria nel commentare l’analisi Coldiretti/Ixe’ divulgata in occasione del rapporto Ecomafie. Con quasi 123 casi al giorno, per un totale di 44.795 illegalità nel settore agroalimentare, si è registrato un vertiginoso aumento rispetto al 2017 in cui se ne erano registrate 37mila e un valore dei prodotti sequestrati di 1,4 miliardi: questi casi provocano danni enormi ai prodotti Made in Italy e alle eccellenze come quelle liguri, che vanno dal miele ai formaggi, fino al pesce della costa.  

Ad esempio le acciughe non locali vengono rinfrescate con un “lifting” al cafados, liquido anticoagulante che compatta le carni in modo da farle sembrare fresche anche se giungono a destinazione dopo 2/3 giorni, o ancora le seppie che in natura hanno un colore più scuro, vengono sbiancate per avere un aspetto più invitante, fino al miele che viene “tagliato” con sciroppo di riso o di mais.

“L’innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali  - affermano il Presidente di Coldiretti LiguriaGianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa - rendono sempre più pericolose le frodi agroalimentari, che vanno perseguite e fermate con nuovi sistemi di indagine e un aggiornamento delle norme penali. In questo contesto è importante realizzare la riforma dei reati in materia agroalimentare per aggiornare le norme attuali, risalenti anche agli inizi del 1900. Bisogna tutelare le nostre imprese di mare e di terra, e il consumatore che non deve essere truffato per non  perdere fiducia nel momento dell’acquisto. Per essere sempre sicuri dei prodotti acquistati consigliamo, quando possibile, di rivolgersi direttamente ai coltivatori e pescatori locali in azienda o presso i Mercati Campagna Amica Liguria dove sono raccolte le eccellenze del territorio e presso il Mercato Ittico della Darsena di Genova, dove ogni giorno è possibile trovare pesce freschissimo a miglio 0”.

 

Comunicato stampa

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