Attualità - 17 luglio 2019, 13:12

Stazione di Finale Ligure, RFI: "Abbiamo ripreso i lavori al tetto dopo l'ondata di maltempo, non si verificheranno più allagamenti"

Simona Simonetti (Per Finale): "I turisti hanno la sensazione di arrivare in uno scenario post-atomico più che in una località turistica. Il Comune eserciti attività di controllo"

Il maltempo di questo inizio settimana ha messo ancora una volta a dura prova le infrastrutture della stazione ferroviaria di Finale Ligure. Numerosi cittadini hanno segnalato le più svariate problematiche a Simona Simonetti, già capogruppo consiliare “Per Finale” nella scorsa amministrazione e tuttora molto attiva nell’ambito di questo gruppo civico.

Commenta Simonetti: “Da due mesi stanno rifacendo il tetto e, spostandosi verso il terzo binario, se ne possono osservare le infiltrazioni. L’acqua compenetrata sta bagnando le pareti e ciò sicuramente non giova all’intera struttura. L’ufficio e il bar sono chiusi e hanno dovuto disseminare di secchi il pavimento per raccogliere l’acqua che colava all’intero”.

Conclude Simona Simonetti: “Per chi arriva in treno a trascorrere le vacanze sembra di essere accolti in un desolante scenario post-atomico, non certo in una località turistica. E siamo ben consapevoli del fatto che non è compito dell’amministrazione occuparsene, ma vista la gravità della situazione dovrebbe esercitare almeno un’opera di controllo e segnalazione, mantenendo rapporti costanti con le Ferrovie e sollecitando degli interventi manutentivi”.

Savonanews ha contattato RFI (Reti Ferroviarie Italiane) responsabile delle infrastrutture (ricordiamo infatti che Trenitalia e Mercitalia sono invece responsabili del solo traffico passeggeri e merci). Spiegano da RFI: “Purtroppo la bomba d’acqua di proporzioni anomale si è abbattuta su Finale Ligure proprio nel momento in cui ci trovavamo in una fase cruciale degli interventi di sistemazione della pensilina e del tetto. Passata la breve ondata di maltempo i lavori sono ripresi e pertanto una situazione simile non si verificherà più”.

Alberto Sgarlato