- 19 settembre 2019, 10:45

Salone Nautico: la manifestazione di Fridays For Future per l'ambiente

Un gruppo di giovani manifesta davanti all'ingresso del Salone Nautico di Genova: "Siamo tutti sulla stessa barca e stiamo affondando"

Manca poco allo sciopero globale per il clima nell’ambito del progetto #FridaysForFuture, che si svolgerà dal 20 al 27 Settembre nelle piazze di tutto il mondo per gridare a gran voce che la crisi climatica sta arrivando e che bisogna far il possibile per fermarla.

E oggi, in occasione dell'inaugurazione del Salone Nautico di Genova, un gruppo di manifestanti ha deciso di richiamare l'attenzione delle persone e dei media sulla difesa dell'ambiente: "manifestiamo per l'emergenza climatica, che merita di essere posta sotto i riflettori - ha spiegato Francesca Ghio -; basta usare la stampa per dare informazioni false. Dobbiamo dire che siamo tutti sulla stessa barca e stiamo affondando".

“Vogliamo attirare l’attenzione sull’emergenza climatica, il vero evento epocale che riguarda la città di Genova – ha continuato – e abbiamo bisogno che la stampa e le realtà economiche siano dalla nostra parte nel mettere al centro tutti gli aspetti gravissimi di una crisi che è ambientale, economica, sociale e politica insieme. Dobbiamo dire la verità e pretendere che ci venga detta, generare la consapevolezza che tutti sono responsabili in questo processo, soprattutto chi amministra e chi fa informazione”.

“E’ il momento di una continua e insistente chiamata in campo di tutte le persone che hanno a cuore la salvezza del pianeta – ha affermato Giacomo D’Alessandro, co-fondatore del gruppo Cittadini Sostenibili – Che poi è la salvezza della vivibilità umana su questo pianeta, a cui non devono aver diritto solo i più ricchi e potenti. Occasioni come il Salone Nautico devono stimolarci a portare con creatività sotto i riflettori le questioni ambientali, vero nodo economico presente e futuro. ‘Questa economia uccide’, ha detto papa Francesco a più riprese [5]. Bisogna riconvertirla in filiere sostenibili, più eque e di qualità, che rispondano al diritto alla felicità delle nostre comunità territoriali”.

Redazione