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Sanità | 20 settembre 2019, 10:15

Infermiere di Famiglia, futuro dell'ospedale di Cairo e sanità in generale: se ne è parlato a Dego

All'incontro, in programma ieri sera, ha presso parte il consigliere regionale Paolo Ardenti

Infermiere di Famiglia, futuro dell'ospedale di Cairo e sanità in generale: se ne è parlato a Dego

Gestione privata dell'ospedale pubblico di Cairo Montenotte. Cosa cambia per il cittadino? Se ne è parlato nella serata di ieri a Dego presso il Salone del Centro Sociale. L'evento voleva chiarire alla cittadinanza il significato di gestione privata convenzionata. All'incontro con la cittadinanza ha preso parte il consigliere regionale Paolo Ardenti.

Si è parlato della sanità in generale e dell'Infermiere di Famiglia e Comunità, presentato nella giornata di mercoledì presso il Distretto Sanitario delle Bormide a Carcare. Il progetto attivato in modalità sperimentale su quattro zone (Piana Crixia, Bormida, Murialdo e Giusvalla) vuole prevenire i bisogni di salute dell’utente preso in carico, evitare ricoveri inappropriati, favorire la de-ospedalizzazione, presidiare l’efficacia dei percorsi terapeutico-assistenziali, supportare la famiglia e migliorare la qualità di vita della persona nel suo contesto quotidiano. I destinatari sono con età ≥75 anni che necessitano di prosecuzione dell’assistenza post dimissione, accompagnamento alle cure, interventi di educazione terapeutica e monitoraggio infermieristico.

L'argomento principale è stato il futuro dell'ospedale "San Giuseppe" di Cairo Montenotte, toccando ovviamente la tematica ricorso (accolto dal Tar) presentato dal Policlinico di Monza contro l'assegnazione del nosocomio all'IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi (Gruppo San Donato) da parte della Regione.

Ricorso che non dovrebbe comunque mettere in dubbio la prosecuzione del progetto mirato principalmente alla riapertura del Pronto Soccorso. Uno dei punti fermi del bando assieme al mantenimento degli attuali livelli occupazionali e del rapporto di impiego dei lavoratori con le Asl di appartenenza.

L'ospedale che rimarrà pubblico, verrà gestito dal privato convenzionato sotto uno stretto e rigoroso controllo pubblico, senza costi aggiuntivi a carico dei cittadini: servizi erogati, regolamenti e monitoraggi resteranno in capo al sistema sanitario regionale.

Graziano De Valle

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