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Sanità | 28 settembre 2019, 08:00

Malati di insonnia: i consigli di nutrigenomica di Simona Oberto

Sono proprio la vostra rigidità e poca flessibilità che non vi permettono di trovare il giusto equilibrio nel passaggio tra la veglia e il sonno.

Malati di insonnia: i consigli di nutrigenomica di Simona Oberto

In quale tipologia di “malati di insonnia” vi riconoscete? Magari siete persone che soffrono d'insonnia da sovraccarico mentale, disperdete l'energia in mille pensieri che affaticano la vostra mente. Siete esauriti, stanchi e demotivati; soffrite della "sindrome del lunedì mattina” (difficoltà a iniziare la giornata), imbrigliati nella routine di una vita ripetitiva e abitudinaria. O magari siete persone che soffrono d'insonnia, perché rimuginate sugli stessi pensieri senza riuscire a prendere sonno. Il problema è che, se vi svegliate, non vi riaddormentate più, perché la vostra mente torna di continuo a quello specifico episodio, condannandovi in un loop senza fine! Oppure non riuscite a prendere sonno perché siete incapaci di rilassarvi. Non staccate mai la spina, sempre in “accelerazione”!

Sempre in ansia da anticipazione. E sono proprio la vostra rigidità e poca flessibilità che non vi permettono di trovare il giusto equilibrio nel passaggio tra la veglia e il sonno. Ma forse la vostra insonnia è dettata di più da una difficoltà ad adattarvi ai “cambiamenti” che possono essere stagionali, climatici ma anche di “vita”: divorzio, separazione, trasloco, cambio di lavoro ecc. tutte situazioni che possono essere fonte di forte stress psicoemotivo. Il cambiamento purtroppo spaventa: spezzare vecchi legami, vecchie abitudini, crea ansia, instabilità, confusione e incertezza verso le decisioni prese. Così vi svegliate nel cuore della notte in preda all’ansia, provocata da un tormento interiore che di solito nascondete agli altri, tenendo tutto dentro! Oppure siete troppo apprensivi, vi lasciate sopraffare dai brutti pensieri, dalla paura che possa succedere qualcosa di terribile ai vostri cari e questo vi impedisce di addormentarvi.

Ma qualunque sia la tipologia di “malati di insonnia” in cui vi riconoscete, alla base di questo profondo squilibrio, (escludendo tutta la correlazione tra malattie psichiatriche e disturbi del sonno) c’è sempre una profonda scompensazione del vostro apparato gastrointestinale: mucose infiammate, porose, “bucate”, colonizzate da patogeni e alterate nella funzionalità. In poche parole alla base c’è sempre una disbiosi intestinale, causata a sua volta da un errato stile di vita! E non pensate di risolvere la cosa con una semplice “erba” di quelle catalogate nella tipologia delle piante rilassanti o peggio con la chimica! La prima avrà solo un blando effetto placebo mentre la seconda vi condurrà in un sonno tutt’altro che naturale, un sonno forzato e per questo non salutare! Il nostro corpo è governato da un orologio interno che regolandosi con il buio e con la luce, regola anche il nostro sonno e la nostra veglia. I meccanismi di regolazione dello stato di veglia e di sonno sono molto complessi.

Vengono chiamati ritmi circadiani. Se questo ritmo delicato si inceppa, a causa del nostro squilibrato stile di vita, ecco che in men che non si dica, ci ritroviamo nel cuore della notte a fare il cruciverba o a preparare il ragù o al contrario mezzi addormentati in fila alla posta o durante il corso di formazione del primo pomeriggio. Il sonno e la veglia sono strettamente collegati, si influenzano reciprocamente e dalla qualità di uno dipende la qualità dell'altra. Se pensate che un terzo della nostra vita lo passiamo dormendo, mi sembra poco intelligente sottovalutare quest'aspetto, tenendo conto che sempre più persone dormono poco e male! La Nutrigenomica ci racconta che i pilastri della nostra salute cellulare sono: un’alimentazione fresca e naturale, un equilibrato esercizio fisico, una giusta gestione dello stress e delle emozioni ma sottolinea anche che senza un sonno riposante e ristoratore, tutto è inutile! Lo sapete, il non dormire ci rende stanchi, nervosi, di cattivo umore, mentre le nostre prestazioni scendono bruscamente di livello, sia quelle fisiche che quelle mentali. Pensateci, possiamo andare avanti anni mangiando cibo spazzatura, in assoluta sedentarietà, iper stressati ma è praticamente impossibile andare avanti più di qualche giorno senza dormire.

Vi siete mai chiesti il perché? Perché è proprio di notte, durante il sonno che il nostro corpo si ripara e si ricostruisce. A noi sembra di cadere in uno spazio vuoto, incosciente ma in realtà si tratta di uno dei momenti in cui il nostro sistema nervoso centrale è maggiormente in attività. Sono molteplici i processi neurologici e psicologici che permettono l'instaurarsi del sonno e la loro giusta regolazione dipende dal buon funzionamento del nostro sistema corporeo. Ma perché sia salutare, il nostro sonno deve essere naturale e non forzato. Solo se naturale allora la nostra temperatura corporea scenderà, il nostro battito cardiaco e il respiro rallenteranno e i nostri muscoli si rilasseranno, permettendo un effettivo potenziamento del sistema immunitario. Non sempre viene sottolineato il fatto che sono molteplici le problematiche legate all’insonnia: dalla depressione all'ansia, dalle alterazioni del comportamento alimentare, alla riduzione del desiderio sessuale, il tutto correlato a una profonda accelerazione del processo di invecchiamento precoce.

L'insonnia favorisce anche il sovrappeso, in questo caso le calorie non c'entrano, sono invece coinvolti i circuiti nervosi che controllano l'alimentazione. La privazione di sonno fa abbassare il livello della leptina, ormone capace di regolare l'appetito e la sazietà, al contrario fa incrementare il livello di grelina un ormone che contribuisce ad aumentare l'appetito. A quanti di voi è capitato di ritrovarvi nel pieno della notte davanti al frigorifero con le mani nell’avanzo della torta alla crema o davanti alla dispensa alla ricerca dell’ultima merendina? Ma non è solo una questione di “abbuffi notturni”, ma anche di alterato funzionamento del nostro metabolismo basale. Il metabolismo basale è la somma di tutta l’energia che l’organismo spende per svolgere quelle attività di base di cui non ci accorgiamo: respirare, mantenere la temperatura corporea a 37 °C anche se la temperatura esterna è molto più bassa, pompare il sangue nelle arterie, metabolizzare gli alimenti di cui ci nutriamo etc. Oramai sono moltissime le ricerche che avvalorano una correlazione tra la perdita di sonno e l’aumento di peso, legato a un cattivo funzionamento del metabolismo basale.

Se non riposiamo bene di notte, lui non si attiverà nel modo adeguato, così che consumeremo meno energie e avremo più fame durante la giornata. Ma allora cosa possiamo fare per riuscire a riequilibrare questi importanti meccanismi? Vi sembrerà impossibile ma ancora una volta la risposta è salvaguardare lo stato di salute del nostro apparato gastrointestinale. Questo vi permetterà di avere una buona digestione. Digerire vuol dire trasformare, assorbire i nutrienti ed eliminare le tossine. Se questo non avviene, nel tempo i nostri organi perdono di funzionalità, aumenta il ristagno di tossine che a loro volta andranno ad intasare tutte le vie di eliminazione delle stesse. Con gli organi emuntori intasati e bloccati, lo “sporco” salirà anche al cervello, alterando i processi neurologici e psicologici che regolano il nostro stato di sonno e veglia.

Al contrario se la nostra alimentazione sarà naturale e ricca di nutrienti, limitando al massimo l’entrata di prodotti conservati e processati, le nostre mucose gastroenteriche rimarranno “pulite” e anche il nostro sonno ne andrà a beneficiare. L’eubiosi intestinale ci preserva da molte patologie cronico-degenerative e ci regala un buon sonno ristoratore. Oramai tutti quanti lo sappiamo: esiste un feedback diretto tra intestino e cervello. Un intestino pulito renderà “puliti” anche i vostri pensieri, permettendovi di dormire sonni tranquilli e ristoratori.

Simona Oberto cura il sito web www.cibocuranaturale.com e la pagina facebook "Il tuo coach alimentare".

Redazione

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