Dal treno 10135 di oggi (ieri, 26 ottobre 2019 ndr): in viaggio dalle 13:47, a Sanremo mi avete venduto un biglietto per un treno che già si sapeva soppresso per incidente. Arrivati a Savona, nessun autobus sostitutivo. Il treno successivo disponibile dopo 2 ore che non parte. Nessuna risposta. Chiamata alla Polizia Ferroviaria e scopriamo che manca il nullaosta per ripartire: 75 min di ritardo. Sosta in galleria per oltre 110 minuti di ritardo cumulato.
Sanremo-Torino 7 ore e 30 e da parte di Trenitalia nessuna comunicazione, in nessun punto di questa odissea. Non un goccio d’acqua o un po’ di aria condizionata. Ed io ho una bimba di 7 anni con me: devo aggiungere altro? Ah, sì. Un capotreno che dice che siamo noi a doverci informare, non le biglietterie a dover avvisare! Che le coincidenze non esistono e che bisogna viaggiare per tempo e con i treni senza cambio (provateci da Sanremo a prendere un treno senza cambio o con cambio superiore ai 30 min di trasbordo, se ci riuscite).
Grazie Trenitalia. Domani (oggi ndr) devo ripartire da Torino alle 14:26: praticamente ho buttato via un weekend. Il rimborso? Se si compila un modulo si può avere il 50%, ma io voglio il rimborso, non solo dei biglietti, ma anche del mio tempo e di quello di mia figlia dato che abbiamo perso festa in famiglia e cena. L’ennesima giornata ligure sul treno, mezzo di trasporto che sicuramente non incentiva il turismo e danneggia i residenti. Non chiedo un servizio migliore. Basterebbe informare e lasciare la gente libera di gestire il proprio viaggio, se Trenitalia non è in grado di gestire la propria rete.
Grazie di aver ascoltato il mio sfogo.