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Politica | 02 novembre 2019, 13:36

Il consorzio intercomunale BIM Val Bormida verso il rinnovo del cda

Christian De Vecchi, sindaco di Carcare: "Opportuno seguire criteri oggettivi per scegliere il direttivo"

Il consorzio intercomunale BIM Val Bormida verso il rinnovo del cda

Con le elezioni comunali di Giugno, in Val Bormida, si sono creati i presupposti per il rinnovo del consiglio di amministrazione del BIM (bacino imbrifero montano), di fatto un consorzio tra comuni che la legislazione nazionale vuole, obbligatori, in quelle aree geografiche sui cui corsi d’acqua si trovano impianti di derivazione per la produzione di energia elettrica.

Lo scorso mercoledì 9 ottobre 2019, nella sala consigliare del comune di Millesimo, per iniziativa del sindaco Aldo Picalli, si è svolta una riunione interlocutoria tra i rappresentanti dei 23 comuni costituenti il consorzio, con la finalità di definire gli indirizzi amministrativi da affidare a quello che sarà il nuovo consiglio di amministrazione.

Il cda sarà costituito da tre persone, un presidente e due consiglieri, uno dei quali con funzione di vicepresidente, saranno loro insieme all’assemblea dei soci a decidere come gestire le risorse economiche che la legge mette a disposizione del consorzio e quindi del territorio. Infatti i concessionari di grandi derivazioni d'acqua per produzione di forza motrice, le cui opere di presa siano situate nell'ambito del perimetro, devono versare al consorzio un canone annuo. Ciò genera la disponibilità di risorse per i comuni compresi nel bacino imbrifero di appartenenza, destinate ad opere di carattere pubblico.

Millesimo è sempre stato sede del BIM sin dai tempi della Comunità Montana.

Tra i sindaci che hanno partecipato all’incontro del 9 ottobre, quello di Carcare, Christian De Vecchi è per ora l’unico ad esprimersi in merito al futuro del consorzio:

"E’ stato un incontro positivo, per pianificare il futuro del BIM e indirizzare il nuovo direttivo del consorzio intercomunale. Occorrerà definire una differente distribuzione delle annuali risorse, aggiungendo al consueto efficientamento energetico, la materia del dissesto idrogeologico (considerata la preminente orografia montana e pedemontana del nostro territorio). Prematuro fare nomi e cognomi, senza dubbio bisognerà scegliere uomini e donne, mediante criteri di oggettività politica con il solo obiettivo di proiettare in avanti questo consorzio per i prossimi 10 anni, quindi tenere conto di: dato anagrafico aggiornato alla contemporaneità; provenienza dai piccoli comuni del territorio; considerare comuni non ancora inseriti in organigrammi di altri enti o partecipate; preferibilmente comuni sui quali effettivamente incidono gli impianti di derivazione".

Comunicato Stampa

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