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Politica | 04 novembre 2019, 16:28

Gianni Pastorino (Linea Condivisa) su Liguria prima Regione per reati denunciati: “Evidente che la propaganda leghista e la gestione del territorio siano due cose diverse”

Il capogruppo regionale di Linea Condivisa: "Evidentemente i pattuglioni tanto osannati dalle giunte comunali di destra non migliorano la qualità della vita"

Gianni Pastorino (Linea Condivisa) su Liguria prima Regione per reati denunciati: “Evidente che la propaganda leghista e la gestione del territorio siano due cose diverse”

E’ stato da poco pubblicato il rapporto redatto dal Sole 24 Ore, in merito ai reati denunciati nel corso del 2018. Il quadro che ne emerge è allarmante: “La Liguria, sommando i risultati delle quattro province, è la prima Regione per tale fenomeno. Il che delinea in modo chiaro come la propaganda leghista, al governo ormai da anni, e la gestione del territorio siano due cose diverseAfferma Gianni Pastorino (Capogruppo Regionale Linea Condivisa).  La condizione della Liguria è resa ancora più preoccupante se si prendono in considerazione le dichiarazioni del SIAP, che denuncia una mancanza di organico, specie nel settore investigativo, a discapito invece di operazioni ritenute inutili, e che distraggono un sacco di risorse.

“E’ evidente quindi – prosegue Pastorino - che i cosiddetti pattuglioni, tanto osannati dalle Giunte comunali di destra, non portano ad una migliore qualità della vita della comunità, ma, al massimo, hanno come unico risultato un po’ di impatto mediatico. Il dilagare della criminalità è dovuta non tanto alla assenza di pattuglioni, quanto piuttosto all’abbandono sociale delle periferie, altro esempio del fallimento a Genova del modo di concepire il decentramento targato Bucci: forze dell’ordine impegnate a farsi vedere in centro, mentre in periferia dilaga il disagio sociale”.

Un altro dato che senz’altro deve porre qualche riflessione è quello che vede Genova come seconda provincia per spaccio, e con la tematica delle infiltrazioni mafiose in porto che difficilmente viene considerata con la dovuta serietà e durezza dalle Istituzioni locali. Andando al di là del Capoluogo il Sole 24 Ore descrive la provincia di Imperia come disastrata per gli organici delle forze dell’ordine presenti, e la timidezza delle Istituzioni in un corretto monitoraggio del Porto di Savona, al fine di salvaguardarlo da eventuali infiltrazioni mafiose: “il tema della mafia necessita di una seria riflessione e viene quindi spontaneo chiedersi perché, dopo 10 anni, non sia ancora istituita la Commissione Antimafia” si chiede Gianni Pastorino.

Se si vuole dare un riscontro con dei numeri, a furia di fare pattuglioni inutili, il settore investigativo lamenta mancanza di organico, al punto che in Liguria chi è adibito a mansioni di intelligence ricopre solo il 10-15% del personale disponibile. Il quadro è tragico e i liguri lo percepiscono molto bene, purtroppo. “Come si potrà contrastare la criminalità sul nostro territorio, quella che spaccia, organizza la prostituzione, gestisce attività malavitose, senza una vera attività di intelligence? Tra poco la Lega tirerà fuori un po’ di felpe – conclude Pastorino – con le più disparate scritte a favore delle Forze dell’Ordine, ma sono proprio i leghisti i veri nemici della sicurezza sociale e i dati che emergono lo confermano”.

Comunicato stampa

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