Solidarietà - 10 novembre 2019, 14:52

Il "Maggiordomo di quartiere" sbarca in tutta la regione. Pronti fondi per 2 milioni di euro

L'iniziativa è volta a favorire l'inserimento nel mondo lavorativo di persone in temporanea difficoltà economica e a sostenere soggetti fragili o svantaggiati

È stato emanato dalla Giunta regionale l’Avviso pubblico per la presentazione di operazioni per il sostegno a persone in condizione di temporanea difficoltà economica a valere sul Programma Operativo Regione Liguria FSE 2014 – 2020, Asse 2 “Inclusione sociale e lotta alla povertà”.

Si tratta del cosiddetto “maggiordomo di quartiere”, un’iniziativa realizzata a livello sperimentale nell’aerea genovese del CIV Luccoli che ha trovato un positivo riscontro tra coloro che – residenti e lavoratori della zona – hanno usufruito del servizio.
Dato l’ottimo apprezzamento, si è deciso di estendere a tutto il territorio regionale questa iniziativa finalizzata a creare le condizioni per il rafforzamento del profilo di occupabilità e la facilitazione dell’inserimento lavorativo di persone che versano in condizioni di temporanea difficoltà economica; garantire un contributo peculiare al sistema di welfare territoriale ligure nell’ottica di strumento di conciliazione vita – lavoro ed a promuovere reti per la socialità sul territorio e attività di prossimità a sostegno della popolazione del quartiere e soprattutto di nuclei familiari e/o soggetti fragili e/o svantaggiati.

La gestione dell’iniziativa sarà affidata all’Agenzia Regionale per il Lavoro, la Formazione e l’Accreditamento (ALFA) e sarà finanziata con una somma complessiva pari a 2.000.000 di euro.

Le spese saranno liquidate con un primo acconto, pari al 50%, sarà erogato contestualmente all’assegnazione delle risorse; un ulteriore acconto, pari al 30%, sarà erogato a condizione che ALFA abbia utilizzato almeno l’80% del finanziamento assegnato e abbia speso la metà del primo acconto ed il saldo del finanziamento, fino a un massimo del 20%, sarà erogato a presentazione del rendiconto finale delle attività programmate e realizzate, che dovrà essere trasmesso alla Regione in tempo utile per l’espletamento delle procedure di riprogrammazione delle risorse e comunque non oltre due anni dall’assegnazione delle stesse.

Comunicato stampa