Politica - 20 novembre 2019, 08:15

Restyling di Villa Zanelli. Il Pd attacca: "I savonesi pagheranno un mutuo i cui benefici andranno all'albergatore e ad ARTE"

"Per far partire i lavori, il Comune dovrà indebitarsi perché, come si sa ormai da mesi, non è previsto un anticipo sui lavori"

"Dopo l'annuncio del Presidente Toti (l'ennesimo) sul'avvio dei lavori di ristrutturazione di Villa Zanelli a febbraio 2020 (l'annuncio precedente dava per certo l'inizio dei lavori entro l'autunno 2018) si scopre oggi che il bando per i lavori sarà pronto tra un mese e che i lavori inizieranno nell'estate 2020. Ma la cosa che stupisce è che per far partire i lavori, il Comune dovrà indebitarsi perchè, come si sa ormai da mesi, non è previsto un anticipo sui lavori" commenta in una nota il Gruppo Consiliare Pd Savona. 

"Si accende così il famoso mutuo con Cassa Depositi e Prestiti: fino a poco tempo fa, anche su operazioni di importo ben inferiore era stato escluso il ricorso ai mutui di CDP a causa del Piano di Riequilibrio. Altre operazioni, come la ristrutturazione dei forni crematori, che si è preferito assegnare ai privati sulla base di un vincolo (l'impossibilità di ricorrere a mutui che scopriamo ora essere inesistente). Ma la questione del waterfront di ponente, in cui è inserito il restyling di Villa Zanelli è ancor più sospetta. La Regione aveva assegnato al Comune un anticipo di 5 milioni a valere sul fondo strategico già nel 2018: anticipo poi cancellato per destinarlo ad altri Comuni". 

"Scelta incomprensibile perchè con quell'anticipo, i lavori sarebbero potuti partire un anno fa senza ricorrere all'indebitamento. Ma, se da un lato, è importantissimo non perdere il finanziamento di 18 milioni del governo sul bando periferie, dall'altro fa saltare sulla sedia il fatto che i cittadini savonesi siano chiamati a pagare un debito (e quindi i relativi interessi) per la ristrutturazione di Villa Zanelli che verrà trasformata in un hotel di lusso e affidata a privati i quali pagheranno oneri di concessione per la gestione NON al Comune ma al proprietario (cioè ARTE)".

"In buona sostanza, i savonesi pagheranno un mutuo per la ristrutturazione della Villa i cui benefici andranno all'albergatore che avrà la concessione (e i ricavi dalla gestione) e ad ARTE. Abbiamo sempre detto che la ristrutturazione di Villa Zanelli, attesa dai savonesi dopo tanti anni e finalmente possibile grazie ai fondi del governo, dovesse prevedere una destinazione pubblica e utile per la città (il vecchio progetto già finanziato e affossato da Vaccarezza allora Presidente della Provincia di Savona, di realizzare nella Villa un istituto di alta formazione per il turismo, avrebbe avuto ricadute importantissime su Savona e sull'attrattività per i giovani savonesi e non)". 

"In sintesi: non si fanno mutui - ad esempio - sull'impiantistica sportiva - Secondo lotto della Piscina Zanelli - e sul Mercato civico che rappresentano il primo un fondamentale servizio ai cittadini, l'altro un'opportunità di sviluppo economico e valorizzazione della città e si tenta di assegnarli ai privati con i risultati recenti di due gare deserte ma ci si indebita con gli interessi a carico dei savonesi per realizzare un albergo con 8 stanze e una SPA" concludono dal Gruppo Consiliare Pd Savona. 

Redazionhe