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Politica | 18 gennaio 2020, 17:50

Sicurezza ad Albenga, botta e risposta tra la minoranza e l'amministrazione comunale

I consiglieri Ciangherotti e Tomatis denunciano l'ancora presente criminalità chiedendo anche l'arrivo dell'esercito. Replica Vannucci: "Non ci sono i presupposti, in un eventuale procedimento ci potremmo costituire parte civile"

Sicurezza ad Albenga, botta e risposta tra la minoranza e l'amministrazione comunale

"Albenga città sicura? Non scherziamo, per favore". A sollevare la questione è il consigliere di minoranza Eraldo Ciangherotti con una nota risalente a questa mattina, la quale ha fatto seguito alla mozione presentata, con lo stesso argomento, dal consigliere Roberto Tomatis.

"Sono, però soddisfatto che il Consiglio dei Ministri abbia appena ieri dato il via libera definitivo all’introduzione del Taser in uso alle forze di Polizia, adesso ad Albenga si potrà finalmente utilizzare l'elettricità non solo per i giochi di luce nel quadrilatero del potere, ma soprattutto per dare maggiore sicurezza alla città e alle sue forze dell'ordine".

"Perché bisogna intendersi, ad Albenga, sul concetto di sicurezza, e forse è questo il problema tra la maggioranza di centrosinistra arroccata a Palazzo Civico e noi, che la città la viviamo ogni giorno, che ascoltiamo i cittadini, non perchè siamo più bravi, ma semplicemente perchè camminiamo, ci fermiamo ad ascoltare, siamo capaci di vedere e leggere le cronache dei giornali. E allora posso dire, senza tema di smentita, che la sicurezza è altra cosa".

Prosegue poi Ciangherotti: "Vero, alcune piazze del centro storico, grazie all’iniziativa di imprenditori coraggiosi e illuminati, sono diventate centro della movida, non solo albenganese, ma addirittura rivierasca. Il centro storico, però, è ampio, e nelle zone dove non si sono accesi i fari dei locali, si assiste ogni sera allo spaccio di droghe, una ‘attrazione’ che porta ad Albenga tossicodipendenti da ogni città della Riviera. Lo stesso dicasi per piazza del Popolo, del Lungo Centa, delle frazioni dove i controlli sono più rarefatti. E che dire dei raid vandalici, l’ultimo a Vadino, dove sono state tagliate gomme alle auto in sosta? Si tratta di vandali albenganesi? Probabile, ma io non faccio del clima di insicurezza un problema razziale, non mi interessa se a spacciare sono maghrebini o italiani, se i clienti sono di Alassio o di Albenga. C’è lo spaccio, punto!".

"La giunta di centrosinistra, che continua a dire ‘tutto va ben, madama la marchesa’, ha accettato di ‘assumere’ un cane antidroga, quello che era arrivato sembra non andasse bene, aspettiamo il prossimo. Di certo, ben venga adesso il Taser. Dopo l’aver accettato di prendere il cane antidroga, da me proposto anni fa, significa aver accettato che Albenga non è una città sicura, o perlomeno non abbastanza. Quando si dice che i fatti smentiscono le parole…” ha infine concluso il consigliere forzista.

A questa si è, come detto, aggiunta la mozione presentata dal capogruppo leghista Tomatis, con la richiesta al sindaco di aumentare il numero di agenti di polizia locale su strada rinnovando la richiesta al Governo di inviare l'esercito per contrastare la criminalità.

Nel pomeriggio è poi arrivata la replica dell'assessore Mauro Vannucci: "L’opposizione continua a gettare fango sulla nostra città facendola apparire come un posto totalmente insicuro, addirittura dove è pericoloso venire. Questo atteggiamento reiterato attraverso comunicati e dichiarazioni sui media, potrebbe rappresentare addirittura, in un eventuale procedimento penale, un’ipotesi diffamatoria per la quale il Comune, a nome e per conto di tutti i cittadini, si potrebbe costituire parte civile e chiedere un risarcimento del danno”.

Ha chiarito poi l'assessore: “Questa ipotesi l’ho prospettata anche nei confronti di coloro che hanno commesso atti di vandalismo sulle autovetture, fatto che inevitabilmente colpisce l’immagine della città, e lo ripeto ora per l’opposizione. In particolare il presupposto di fatto per chiedere l’intervento dell’esercito non c’è. Dire che si farà una mozione per chiedere al sindaco di chiedere questo intervento rappresenta una dichiarazione di volontà che potrebbe rappresentare un’ipotesi che potrebbe portare a questo risultato finale ed io sarei il primo, se possibile, a proporre all’Amministrazione di costituirsi parte civile”.

Redazione

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