“Non so se, alla fine, la Corte Europea restituirà o meno i palazzi di via Carloforte alla curatela, a esito del ricorso contro il sequestro giudiziario; di certo, al momento, i tre palazzi incompiuti sono, per sentenza di cassazione, parte integrante del patrimonio indisponibile del Comune che, secondo i recenti atti di giunta, il 14 febbraio parteciperà ad un bando regionale per ottenere un finanziamento di 30 mila euro per la rigenerazione urbana del complesso, prevedendo destinazioni di interesse pubblico". Così Eraldo Ciangherotti, consigliere comunale (FI) di Albenga e consigliere provinciale di Savona.
"Credo che destinare i tre palazzi a case popolari sia, oggettivamente, armare una bomba sociale dagli effetti sin troppo prevedibili - prosegue Ciangherotti - Credo, invece, si potrebbe destinare una delle costruzioni a vero e proprio 'Palazzo della Salute' gestito dall’Asl2. Il primo fabbricato, i cui lavori sono nello stadio più avanzato, dotata di una vasta area da destinare a parcheggio, potrebbe essere data in comodato d'uso all’Asl2, per valorizzare e sviluppare la Medicina di base e tutta la Medicina territoriale, accorpando tutti gli uffici e i servizi sanitari in un unico polo".
"L’invecchiamento della popolazione e la prevalenza delle malattie croniche oramai hanno reso obsoleto un sistema sanitario “ospedalocentrico”, serve una nuova medicina del territorio centrata sul paziente, sul lavoro in team e in grado di assicurare, attraverso strutture dedicate, presa in carico, continuità di cura e integrazione socio-assistenziale" continua il consigliere ingauno di minoranza.
"Penso, per questo Palazzo della Salute, al servizio vaccinale, che proprio in questi giorni è stato ‘salvato’ dall’Assessore regionale Sonia Viale che ha assunto il personale medico per garantire l’apertura dell’ambulatorio, agli ambulatori di tutti i medici di base, ai poliambulatori (allergologia, ORL, Odontoiatria, Cardiologia, Dermatologia, Ortopedia,Oculistica, Neurologia, Medicina sportiva, Dermatologia, Chirurgia Vascolare ECO, Holter, Psicologia, Ginecologia), a tutti i servizi attualmente ospitati in via Trieste in una palazzina con barriere architettoniche e ormai inadeguata, agli ambulatori dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta, ad un Cupa, al centro prelievi, a tutti gli ambulatori dedicati all'attività di Libera Professione Intramoenia, al Centro di salute mentale, al Consultorio materno infantile, al Sert e, addirittura, si potrebbe pensare di trasferire una delle farmacie comunali" aggiunge inoltre Ciangherotti.
"Il fabbricato, inoltre, potrebbe essere terminato dall’Asl2, a costo zero, con il ricavato della vendita della palazzina di via Trieste e dell'immobile di Viale VIII^ marzo. Sarebbe un modo per dare un servizio adeguato ai cittadini e riqualificare un’area importante per la città” conclude infine il consigliere provinciale.