Attualità - 22 febbraio 2020, 09:30

La Voce dei Giovani con Yepp Albenga: "L'emozione dell'arte è come un brivido"

Le giovani generazioni e la loro capacità di metabolizzare e assorbire la Bellezza

YEPP Albenga è l’associazione che aiuta i giovani a realizzare le proprie idee, a diventare cittadini attivi, e a portare ad Albenga il cambiamento che desiderano. Ha sede nel Centro Giovani di Piazza Corridoni 9, ex Cinema Astor.

L’emozione dell’arte è come un brivido

Una delle sensazioni più particolari da provare durante tutto l’arco della nostra vita, e anche una delle migliori, è quel fremito, quella scossa che parte dalla parte bassa della schiena e la percorre per alcuni istanti in tutta la sua lunghezza, comunemente detto “brivido”.

A me capita davvero di rado provare questa reazione, la quale è sì fisica, ma soprattutto mentale ed emotiva; ci fornisce un mezzo potente per capire quello che in realtà ci fa davvero sentire a tutti gli effetti umani.

Il primo brivido che io sia in grado di ricordare, da grande appassionato di musica, è proprio legato a questa. Ero un bambino di sette anni, in mansarda, e stavo giocando al computer, quando mio padre inserì un CD appena comprato, Hybrid Theory dei Linkin Park. Fu subito amore: provai a partire da “One step closer” un brivido fortissimo, il quale si susseguì in molte delle tracce successive.

Fu davvero sconvolgente, e tuttora mentre sto scrivendo, l’accompagnamento musicale è lo stesso di quel giorno; sì, quell’album riesce a provocare in me la stessa maledettamente meravigliosa sensazione ogni volta. All’epoca era solo musica fantastica, ora la comprensione dell’inglese mi permette di apprezzarla al cento per cento, e la sensazione che provo mi riporta esattamente a quel giorno, e in più mi aggiunge un carico di sentimenti che vanno dalla sofferenza provata dalla catartica voce di Chester Bennington, a tutto quello che inevitabilmente si è legato ai suoi brani.

La musica è potente, ha un legame indissolubile con la mia vita, e molte canzoni creano moltissime sensazioni, prima fra tutte la carica di energia che mi danno; ho imparato da una persona a cui sono molto legato a non abusarne, e ad “utilizzarle” con parsimonia, in momenti speciali o in stati emotivi particolari, proprio per non perdere le sensazioni, i ricordi, il brivido.

Negli ultimi anni però al di fuori della musica è stato raro provare questa fantastica sensazione… i momenti degni di nota sono davvero pochi; mi ricordo chiaramente sdraiato in un prato bellissimo a fissare il cielo, bastò quello e il silenzio della montagna, abbinato al movimento delle fronde. Fantastico.

Il più recente è capitato ieri sera, guardando il cielo stellato dalle colline sopra Sanremo, uno spettacolo fantastico, cielo limpido, e compagnia altrettanto fantastica; (So cosa state pensando: “oh, finalmente questo qui la pianta con le storie noiose!”) è bastato pochissimo, indicare la cintura di Orione e godere il momento inaspettato del brivido.

Sono le nostre passioni che creano questo stato mentale, e fanno sì che si leghino a stupore, ricordi indelebili, sentimenti, prati, cieli stellati, alberi, canzoni, o persone.

Vi parlo di una sensazione che per me è importantissima, mi dà forza, sprone, energia e voglia di vivere per provarla. Sono i dettagli la parte più importante della vita, le piccole cose, che ci arricchiscono e fanno capire di essere su questo pianeta per qualche motivo.

Ora tocca a voi, ricordatevi del vostro primo brivido, e vi auguro di provar la stessa sensazione.

L'AUTORE DI QUESTO ARTICOLO

Flavio "Duke" Mangini, 27 anni, appassionato di arte, musica, cinema e giochi da tavolo.

In Yepp segue le serate boardgames, il laboratiorio di teatro e dà una mano con i social.