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Attualità | 22 febbraio 2020, 07:30

"Liguria 20.25", a Loano la tavola rotonda organizzata dalla Lega per parlare di turismo e Bolkenstein

Affrontato a tutto tondo il mondo del turismo nella nostra regione alla presenza degli stati generali leghisti della provincia e di esponenti di spicco del carroccio, regionale e non solo

"Liguria 20.25", a Loano la tavola rotonda organizzata dalla Lega per parlare di turismo e Bolkenstein

Conclusa nel pomeriggio di ieri, dopo una mattinata intensa di lavori, la tavola di confronto “Liguria 20.25” organizzata al Loano 2 Village dalla Lega ligure per parlare di turismo e direttiva Bolkenstein.

Una giornata iniziata con tre tavoli tematici legati tra di loro dal filo delle attività legate al settore turistico: uno dedicato ai balneari ed alla costa, uno sull'entroterra e dunque sul mondo outdoor e quello agricolo, ed infine uno sullo sviluppo del turismo.

Si è aperto coi saluti del sindaco loanese Pignocca che, nelle vesti di padrone di casa, ha ricordato l'importanza della giornata di ieri e l'apertura del viadotto sulla A6 ma anche la fondamentale funzione del settore balneare e degli sforzi sempre compiuti dagli operatori del settore per garantire la fruibilità delle spiagge liguri.

Parole condivise dal governatore Giovanni Toti, intervenuto dopo la mattinata passata a Savona all'inaugurazione del ponte, il quale ha sottolineato poi l'importanza che non sono solo le grandi opere hanno nel cambiare il volto della nostra Regione. Anche il ruolo di innovazione della Liguria nel turismo, fatto non solo di spiagge ma anche di enogastronomia, con un invito affinché le risorse vengano collegate tra di loro.

A presentare il tavolo sulla nuova visione di turismo l'assessore allo Sviluppo Economico, Andrea Benveduti: "In molti casi è difficile disgiungere commercio, artigianato e turismo. La buona notizia è che la domanda c'è sempre, la brutta è che la concorrenza è forte e quindi in questo momento soffriamo alcune lacune strutturali, come quelle infrastrutturali. Al secondo punto il non essere riusciti ancora ad intercettare un turismo consono con le nostre tradizionei e la struttura della nostra terrea, un valore aggiunto insomma. Per questo fondamentali la destagionalizzazione, quindi far sì che le strutture siano aperte più a lungo diversificando l'offerta sfruttando l'entroterra, una formazione adeguata anche culturalmente, sostenibilità del turismo, innovazione e utilizzo strategico dei dati. Forse ogni tanto dovremmo offrire qualche torta di riso in meno".

È stato invece Paolo Ripamonti a parlare del tavolo incentrato sui balneari. Un tavolo che "ha forse meno voglia di sognare rispetto agli altri, ma che senza grandi pretese chiede che venga rispettato quanto stabilito dalla legge di bilancio 2018, ovvero la proroga della concessione demaniale al 2033 essendo messi nella condizione di sapere cosa accade” come ha dichiarato il senatore, che ha poi accusato di un certo immobilismo il Governo in materia Bolkenstein.

Dal savonese, precisamente dal finalese, è partita l'analisi dell'assessore Stefano Mai parlando del terzo tavolo di lavoro, quello legato al turismo outdoor ed alla gestione dell'entroterra e delle attività agricole, che svolgono un ruolo fondamentale nella gestione del territorio: "Un modello che ha funzionato ma che ora ha bisogno di essere regolamentato, cercando di stimolare i Comuni in questo senso. Al tavolo partecipavano aziende agricole, categorie di rappresentanza agricola, turistica, dello sport ma anche ittico. Quest'ultimo un settore che sta soffrendo molto in questo periodo".

Terminata la presentazione dei lavori del mattino ha preso poi il via il congresso al quale hanno partecipato tra gli altri esponenti leghisti del parlamento quali l'ex ministro delle Politiche Agricole Gianmarco Centinaio ed il deputato Edoardo Rixi. A loro è toccato affrontare l'argomento della direttiva Bolkenstein analizzando il percorso che questa sta attraversando all'interno del Governo insieme anche al vicepresidente di SIB, Enrico Schiappapietra.

"Siamo in estrema difficoltà, lo siamo da molti anni - ha affermato Schiappapietra - abbiamo difficoltà nell'investire ma abbiamo cercato di dare il nostro contributo costruttivo alla discussione. Sono dieci anni che ci fronteggiamo con la Bolkenstein, chiediamo con forza che questa norma venga chiusa con l'applicazione del DPCM, perchè porterebbe certezza, anche per investire nelle nostre aziende colpite duramente dopo le gravi mareggiate".

A chiudere i lavori è stato l'europarlamentare Marco Campomenosi, preoccupato non solo da quanto stabilito dalla commissione Von der Leyen in materia fiscale, ma anche da silenzio intorno alla normativa servizi da parte del Governo Conte: "Era stato avviato un percorso positivo dall'allora ministro Centinaio con la proroga dei 15 anni, poi sono arrivate sentenze assurde che hanno messo in crisi gli amministratori locali. Questa norma però è legge dello stato, in Europa nessuno l'ha contestata e nessuno vuole aprire una procedura d'infrazione".

Il dito è quindi puntato contro l'attuale maggioranza di governo, pur con una punta di ottimismo: "Sembra si aspetti che qualcuno dica di indire queste aste. In realtà i problemi alla cosiddetta Bolkestein sono molti, ci aspettiamo una sua revisione anche se per ora tutto in questo momento è in ritardo. Come Lega presidieremo e terremo importante il territorio".

Mattia Pastorino

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