Attualità - 27 febbraio 2020, 09:17

Uccisione di 90 cormorani, il TAR boccia il ricorso. Enpa: "Sempre peggio per gli animali"

Sono 'colpevoli' di mangiarsi i poveri pesci d’allevamento che Regione ed associazioni dei pescatori scaricano all'inizio della stagione di pesca nei laghi e torrenti

Il TAR ligure ha bocciato il meritevole ricorso della LAC contro la delibera regionale che autorizza l’uccisione di 90 cormorani, colpevoli di mangiarsi i poveri pesci d’allevamento che Regione ed associazioni dei pescatori scaricano all’inizio della stagione di pesca nei laghi e torrenti.

Secondo la Protezione Animali savonese la soluzione era ed è invece quella di non  fare più ripopolamenti, nel pieno rispetto dell’equilibrio ambientale; cormorani, marangoni ed aironi cacceranno quello che l’ambiente produce naturalmente e ridurranno quindi la loro crescita numerica, mentre i pescatori sportivi dovranno rinunciare alla pesca facilitata ed alla certezza di poter uccidere sempre molti pesci.

L’iniziativa della giunta regionale Toti/Mai contro 90 cormorani oggi ma molti di più in futuro, cui si aggiungeranno aironi e marangoni, è scaturita dalle continue lamentele delle associazioni pescasportive, sostenute da molti comuni dell’entroterra, che dovrebbero per legge tutelare gli animali ma, evidentemente, per i cormorani hanno fatto una deroga in favore di un’attività “ricreativa” che, secondo loro, favorirebbe il turismo locale.

L’unica reazione che rimane è quella, esaminato il testo della sentenza del TAR, di valutare se esistono gli estremi di un appello al Consiglio di Stato; mentre una buona notizia arriva dal governo nazionale, che avrebbe impugnato davanti alla Corte Costituzionale proprio la norma della Regione Liguria che disciplina i ripopolamenti ittici; un’attività condotta da molti anni e che distrugge progressivamente l’integrità e la sopravvivenza delle preziose popolazioni ittiche originarie. Nella foto il “pompaggio” con tubazioni di pesci d’allevamento in un corso d’acqua: la “poesia” della pesca sportiva moderna.

Comunicato stampa