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Economia | 07 marzo 2020, 12:35

Coronavirus: prime stime sui danni economici, l’analisi di Unioncamere sugli effetti dell’emergenza sanitaria

Attanasio: "Un corso per aiutare le imprese a lavorare online, turismo ed export i settori più a rischio, in Liguria -0,7% del valore aggiunto"

Coronavirus: prime stime sui danni economici, l’analisi di Unioncamere sugli effetti dell’emergenza sanitaria

Una riduzione del valore aggiunto dell’Italia di quasi 19 miliardi di euro su base annua, pari a -1,2% rispetto all’anno scorso e dello 0,7% per la Liguria: è questa la stima degli effetti sull’economia dell’emergenza sanitaria legata al coronavirus in uno scenario nel quale la situazione attuale dovesse protrarsi fino ad aprile; se invece l’emergenza si prolungasse fino a metà giugno la perdita salirebbe al 2,3% a livello nazionale (oltre 37 miliardi di euro) e all’1,4% in Liguria. L’analisi effettuata da Unioncamere in collaborazione col Centro studi “Guglielmo Tagliacarne” segnala che l’impatto sarà più consistente nelle tre regioni maggiormente colpite dall’emergenza (Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna) nelle quali le possibili riduzioni della ricchezza prodotta sarebbero pari o di poco superiori al 2%.

“In questo momento - dichiara il presidente della Camera di commercio di Genova Luigi Attanasio - la priorità è combattere il virus, continuare a lavorare e a fare impresa utilizzando al meglio gli strumenti a disposizione e cercare di tornare al più presto alla normalità. Ad esempio il nostro ‘punto impresa digitale’ sta progettando in questi giorni un corso online per aiutare le pmi che si sono trovate costrette da un giorno all’altro ad organizzare riunioni via skype, google meets o altri sistemi di web conference. L’idea è quella d’introdurre nelle aziende strumenti di lavoro agile e da remoto che potranno essere utili anche una volta superata l’emergenza; da un punto di vista più generale la Camera di commercio è pronta a fare la propria parte per monitorare la crisi, individuare le misure più idonee a fare sistema con le istituzioni per sostenere le imprese dei settori più colpiti, primi fra tutti turismo ed export”.

Il forte impatto del diffondersi del virus sul turismo in tutte le regioni del Paese rischia di bruciare quasi quattro miliardi di valore aggiunto (-6,3% su base annua) per il calo delle presenze annunciato fino alla fine di aprile; la perdita di valore aggiunto potrebbe raggiungere i 7,7 miliardi di euro (-12,2%) nel caso l’emergenza attuale andasse avanti ma solo fino a giugno, salvando così le presenze attese nella stagione estiva. “Per mitigare le conseguenze di questa crisi – conclude Attanasio – non appena terminata l’emergenza dovremo mettere in campo azioni mirate sui turisti italiani per invitarli a passare l’estate a Genova e in Liguria”.

Redazione

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