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Politica | 11 marzo 2020, 11:22

Palazzo Chigi, il Governo stanzia 25 miliardi. Ministro Gualtieri: "Nessuno perderà il lavoro per il Coronavirus"

Il premier Conte e i Ministri Gualtieri e Catalfo hanno illustrato tutte le misure di sostegno per i lavoratori, le famiglie e le imprese

Palazzo Chigi, il Governo stanzia 25 miliardi. Ministro Gualtieri: "Nessuno perderà il lavoro per il Coronavirus"

Pieno sostegno delle risorse al sistema sanitario nazionale e alla protezione civile, sostegno al lavoro in quanto nessuno perderà il lavoro a causa del Coronavirus, sostegno alle liquidità delle famiglie e delle imprese e interventi sulle scadenze fiscali anche in preparazione di meccanismi di parziale ristoro.

Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato il provvedimento che consentirà uno scostamento di 20 miliardi in termini di indebitamento netto, per sbloccare investimenti di 25 miliardi.

"Risorse utilizzate in parte nel primo decreto, che approveremo già verso fine settimana e che metterà a disposizione 12 miliardi subito, gli altri saranno stanziamenti di riserva per possibili interventi futuri da realizzare in un contesto europeo" specifica il Ministro dell'economia e delle finanze Roberto Gualtieri.

"Stiamo preparando ed elaborando norme a tutela delle imprese, i lavoratori e le famiglie italiane, dalla previsione dell'allargamento degli ammortizzatori sociali già esistenti, alla possibilità di utilizzo del fondo di integrazione salariale per le aziende che vanno dai 5 ai 15 dipendenti e a una cassa in deroga speciale che vada a tutelare tutti i lavoratori indipendentemente dal settore al quale appartengono su tutto il territorio nazionale. Le norme verranno correlate da norme per la famiglia con previsioni di congedo parentale speciale per tutte le famiglie ed in alternativa di utilizzare un voucher baby sitter. Ci saranno norme speciali per stagionali e autonomi" ha spiegato nella diretta in Palazzo Chigi con il Premier Giuseppe Conte il ministro Nunzia Catalfo, ministro del lavoro e delle politiche sociali.

 

Ma grande attesa, in queste ore, è concentrata anche sull'ipotesi di una chiusura più generalizzata delle attività. Ipotesi sollevata dalla Regione Lombardia e che, di recente, lo stesso governatore del Piemonte Alberto Cirio si è detto disponibile a condividere: "Sulla chiusura totale - ha detto il premier Giuseppe Conte - ho dato mandato al ministro Speranza perché solleciti il governatore della Lombardia Fontana a formalizzare le richieste motivandole. Chi meglio del governatore che conosce il territorio può conoscere la situazione? Non c'è alcuna chiusura da parte del governo per misure più restrittive, anche se già con l'ultimo DPCM abbiamo deliberato misure restrittive per tutta la Penisola. Siamo disponibili a seguire la curva del contagio, ascoltando i bisogni dei territori".

"Mi permetto però di rivolgermi a tutti a procedere con attenzione e grande senso di responsabilità: l'obiettivo primario è tutelare la salute dei cittadini, rispetto a tutti gli altri interessi di rango costituzionale. Non lasciamoci andare a istanze emotive: a chiedere in maniera parossistica misure restrittive, non vorrei ritrovarmi in un Paese in cui tutti gli altri interessi collettivi non stanno più in piedi".

 

 

Luciano Parodi

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