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Sanità | 21 marzo 2020, 08:40

Ospedale di Cairo, il sindaco Lambertini: "Nostra attenzione sarà massima. Deve essere riaperto. Le polemiche? Uno sciacallaggio disgustoso"

"Siamo vicini a tutto il personale sanitario. Finita l'emergenza, il nosocomio deve ripartire, seguendo quel percorso di potenziamento previsto dal piano sanitario regionale"

Foto tratta da Google Maps

Foto tratta da Google Maps

"Non saremo disposti a retrocedere di un millimetro. Finita l'emergenza Coronavirus, l'ospedale deve ripartire, seguendo quel percorso di potenziamento previsto dal piano sanitario regionale". Cosi il sindaco di Cairo Paolo Lambertini ha esposto la posizione della sua amministrazione in merito alla chiusura temporanea della degenza e del Punto di Primo Intervento del nosocomio "San Giuseppe". 

"I servizi di dialisi, radiologia, Guardia Medica, 118, l'ambulatorio di cardiologia e riabilitazione restano attivi. Si tratta di un provvedimento preso da Regione, Asl 2 e Alisa vista la grave situazione di emergenza sanitaria - prosegue Lambertini - Questa decisione è analoga a quella presa da altre Regione. Ad esempio vicino a noi, sono stati chiusi i pronto soccorsi degli ospedali di Ceva e Nizza Monferrato". 

"Insieme ad altri colleghi sindaci della Val Bormida, abbiamo scritto ai vertici di Regione, Asl 2 e Alisa per avere rassicurazioni e certezze. Richiedendo anche una seconda automedica". 

"Premesso che in una situazione di normalità, questo sarebbe stato un provvedimento assolutamente inaccettabile per una valle già in difficoltà - continua - La nostra posizione è chiara: rispettiamo responsabilmente le scelte dovute all'emergenza. Ma chiediamo precise garanzie per il futuro. Il senso di responsabilità che dobbiamo dimostrare è quello di renderci conto della gravità della situazione che stiamo vivendo". 

"Siamo vicini a tutto il personale dell'ospedale che ha sempre lavorato con grande professionalità e attenzione nei confronti dei nostri malati. A loro prometto che la nostra la vigilanza sarà continua e massima. Non retrocederemo di un millimetro su questo aspetto. Per questo i contatti con i vertici regionali saranno continui per seguire l'evoluzione perché vogliamo ripartire al più presto finita l'emergenza".

"Le polemiche le lasciamo fare ad altri - conclude - uno sciacallaggio veramente disgustoso su questo tema di chi in modo assolutamente irresponsabile, fa finta di non capire o ignora lo stato di grave emergenza che stiamo vivendo per fare della propaganda politica veramente squallida". 

Graziano De Valle

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