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Politica | 25 marzo 2020, 13:11

Coronavirus, Vaccarezza accusa il Governo: "Erano state annunciate misure all'avanguardia. Ma si è taciuto"

Il consigliere lancia poi un appello circa l'informazione: "Attenetevi alle notizie ufficiali, non date voce alle falsità e al terrore mediatico"

Coronavirus, Vaccarezza accusa il Governo: "Erano state annunciate misure all'avanguardia. Ma si è taciuto"

"Buongiorno Amici. In questi giorni si leggono tante cose, tante notizie vere, tante inventate appositamente per fare terrorismo psicologico, solo per avere dieci minuti di visibilità. Vi prego, l'informazione è una cosa seria, attenetevi alle notizie ufficiali, non date voce alle falsità e al terrore mediatico. Ce la faremo".

E' il consigliere regionale Angelo Vaccarezza a lanciare questo appello a tutta la popolazione ligure. A questo però aggiunge poi una vera e propria tirata di orecchie all'attuale Governo per come quest'ultimo ha affrontato l'intera questione epidemiologica, dai primi segnali di contagio ad oggi.

"Le ultime settimane sono state, per il sistema sanitario nazionale, un vero e proprio terremoto che ne ha scosso le fondamenta e rivoluzionato gli assetti - afferma Vaccarezza -. Servono medici al fronte ospedaliero.  L'italia sta chiamando attraverso un bando dedicato, tutti i medici che vorranno aderire alla task force per aiutare quelli che già lavorano negli ospedali a salvare vite. Servono dispositivi di protezione individuale, dobbiamo garantire ai nostri sanitari di poter lavorare in sicurezza, sono i più esposti e non possiamo dimenticarlo".

"La pessima gestione anche di questa vicenda - accusa l'esponente di 'Cambiamo!' - non ha fatto che altro che peggiorare le condizioni lavorative negli ospedali. La faccenda è ancora più  grave se pensiamo che la Delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio dichiarava lo stato di Emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili". 

"Data della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale: 1 febbraio 2020. Uno Stato, una nazione che si rispetti, a fronte di un documento simile, deve provvedere per tempo al reperimento di tutti gli strumenti, sanitari, di protezione, di ausilio per affrontare l'emergenza, tutto quello che serve per non restare poi sguarnita nel momento più critico. Questo, avrebbero dovuto fare a Roma. Altro che 'possibilità di contagio remota'". 

"Era stato annunciato 'siamo prontissimi, abbiamo misure all'avanguardia'. Abbiamo visto. Dovevano farlo e hanno taciuto. Sottovalutazione? Superficialità? Di sicuro inadeguatezza. Qui la storia delle mascherine, ripresa da un articolo del collega Paolo Ardenti, che ne spiega puntualmente ogni fase. Lascio a Voi ogni commento".

•1 febbraio: pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dello stato di Emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili; 

•24 febbraio: la Protezione Civile viene incaricata dal Governo Conte di rifornire di Dispositivi di Protezione Individuale tutti i sistemi sanitari regionali, tutti!

•13 marzo: Giuseppe Conte dichiara: “Daremo dalla prossima settimana le mascherine a tutti i lavoratori italiani”;

•22 marzo: Domenico Arcuri, Commissario Straordinario per la gestione del Coronavirus dichiara: “Lunedì, al più tardi Martedì (cioè ieri) tutte le Regioni avranno le mascherine che servono agli operatori sanitari”;
•24 marzo: Angelo Borrelli Capo della Protezione Civile “mascherine dall’estero non arriveranno più”;
•25 marzo: Domenico Arcuri “dal 29 marzo partiranno gli aerei dalla Cina. E' poco più della metà del fabbisogno, ma è confortante”.

"Il finale della storia non lo sappiamo ancora, ma: Regioni, medici, infermieri, oss, volontari delle pubbliche assistenze, personale delle case di riposo, dipendenti delle imprese di onoranze funebri si devono arrangiare - afferma il consigliere regionale -. E noi lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo, nelle prossime ore arriveranno nella nostra terra 2 milioni di mascherine, cercate, ordinate, comprate, pagate, da Regione Liguria".

"Mai è uscita dalla mia bocca e mai uscirà la parola secessione, ho sempre creduto e credo nel mio Paese, nella sua unità, nella sua storia di cui sono fiero, ma le ultime settimane mi stanno facendo riflettere molto. Una gestione superficiale, raffazzonata e carente nella comunicazione e nel confronto" prosegue.

"Regione Liguria, al di là delle sterili polemiche lanciate da chi non è in grado neppure di mettersi un cerotto su un taglietto, è stata capace e reattiva, e lo sarà fino alla fine di questa emergenza. Per noi, i liguri, contano" conclude il consigliere Vaccarezza.

Comunicato stampa

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